LE VIE DEI TESORI
HomeEventiLe Vie Dei Tesori

Alla scoperta della chiesa di Santa Maria dell'Itria di Ragusa, l'antico complesso dei Cavalieri di Malta

  • Le Vie dei Tesori 2019
  • Chiesa di Santa Maria dell'Itria - Ragusa
  • 4, 5, 6, 11, 12, 13, 18, 19, 20 ottobre 2019 (evento concluso)
  • Venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00
  • 2.50 euro (coupon singola visita), 6 euro (coupon 4 visite), 12 euro (coupon 10 visite)
  • Coupon acquistabili online o fisicamente sul luogo. Info al numero 091 8420104 (tutti i giorni, dalle ore 10 alle 18)
Balarm
La redazione

La chiesa di Santa Maria dell'Itria di Ragusa

Cortili segreti, dimore aristocratiche, chiese spettacolari. E perfino l’antico circolo di conversazione riservato solo agli aristocratici. Una città che si svela in venticinque tappe-gioiello, per la seconda edizione de "Le Vie dei Tesori" a Ragusa, che si svolge nei tre weekend dal 4 al 20 ottobre.

La chiesa dell’Itria è strettamente legata alla presenza a Ragusa dell’Ordine Gerosolimitano di San Giovanni.

I Cavalieri di Malta, infatti, la gestivano insieme a un ospedale dipendente dalla commenda di Modica. Fuori e dentro, è ancora visibile la croce a otto punte, simbolo del potente ordine cavalleresco.

Tra le opere d’arte custodite, spiccano un prezioso quadro che raffigura San Giovanni Battista e San Giuliano, attribuito al famoso pittore Mattia Preti, e la pala d’altare settecentesca con una veduta de La Valletta.

All’interno della sacrestia si conserva un pilastro ottagonale medievale, traccia dell’antica chiesa trecentesca, poi ricostruita nel 1740 e arricchita con magnifici altari rococò, opere della celebre famiglia di lapicidi Cultrera.

A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

COSA C'È DA FARE