Barocco, neoclassico e la Crocifissione fiamminga: le visite alla Cattedrale di San Lorenzo di Trapani
L'interno della Cattedrale di San Lorenzo
Carceri inaccessibili, campanili panoramici, la Madonnina di Andrea Della Robbia e i crocifissi delle leggende, palazzi nobiliari, aree archeologiche e un inedito progetto per i più piccoli: ritornano a Trapani "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre, per scoprire la città tra visite e passeggiate (leggi l'articolo di approfondimento).
Tra barocco e neoclassico, apre alle visite la Cattedrale di San Lorenzo. L’antico quartiere “Palazzo”, nel cuore del centro storico, in epoca aragonese fu suddiviso in due rioni: San Francesco e San Lorenzo.
Qui, nel 1434, il re Alfonso il Magnanimo elevò a parrocchia la chiesa, sorta su un preesistente edificio di culto medievale. La chiesa venne più volte rimaneggiata, soprattutto all’inizio del Seicento, a opera di un architetto messinese, frate Bonaventura Certo. Nel Settecento, Giovanni Biagio Amico rifece la facciata, la cupola e la zona absidale. In occasione della nascita della diocesi di Trapani, nel 1844, San Lorenzo fu “promossa” di nuovo, stavolta da papa Gregorio: diventò cattedrale e sede vescovile.
All’interno, tra affreschi e stucchi neoclassici, spicca il Cristo Morto in pietra incarnata, un tipo di alabastro locale di colore beige-rosato molto realistico. Di grande valore la Crocifissione di ignoto pittore fiammingo; interessanti anche le tele di Geronimo Gerandi, raffiguranti L’adorazione di pastori e La discesa dalla croce (prima metà del secolo XVII), e due monumentali organi a canne.
A Trapani sono 25 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Trapani, al costo di 15 euro.
Tra barocco e neoclassico, apre alle visite la Cattedrale di San Lorenzo. L’antico quartiere “Palazzo”, nel cuore del centro storico, in epoca aragonese fu suddiviso in due rioni: San Francesco e San Lorenzo.
Qui, nel 1434, il re Alfonso il Magnanimo elevò a parrocchia la chiesa, sorta su un preesistente edificio di culto medievale. La chiesa venne più volte rimaneggiata, soprattutto all’inizio del Seicento, a opera di un architetto messinese, frate Bonaventura Certo. Nel Settecento, Giovanni Biagio Amico rifece la facciata, la cupola e la zona absidale. In occasione della nascita della diocesi di Trapani, nel 1844, San Lorenzo fu “promossa” di nuovo, stavolta da papa Gregorio: diventò cattedrale e sede vescovile.
All’interno, tra affreschi e stucchi neoclassici, spicca il Cristo Morto in pietra incarnata, un tipo di alabastro locale di colore beige-rosato molto realistico. Di grande valore la Crocifissione di ignoto pittore fiammingo; interessanti anche le tele di Geronimo Gerandi, raffiguranti L’adorazione di pastori e La discesa dalla croce (prima metà del secolo XVII), e due monumentali organi a canne.
A Trapani sono 25 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Trapani, al costo di 15 euro.
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