Collezioni di maioliche, il giardino tropicale (e tanto altro): visitare Messina con "Le Vie dei Tesori"

La Madonnina del porto, simbolo di Messina
Sopravvissuta a invasioni, conquiste, rivolte, la città del grande Antonello possiede un patrimonio straordinario, costituito da chiese, ipogei, forti, ville, opere d’arte, sopravvissuto al terremoto del 1908 che la devastò e che, con la quinta edizione de "Le Vie dei Tesori" per tre week end dall'11 al 26 settembre, viene aperto al pubblico, raccontando la sua storia in tutta sicurezza.
Quest'anno l'iniziativa propone un ricco programma di esperienze e passeggiate.
Si parte da una visita straordinaria alla settecentesca “Pubblica Libraria”, oggi Biblioteca regionale universitaria “Giacomo Longo”, dove si possono scoprire alcune preziose sezioni, come i manoscritti greci del periodo bizantino e medievale del monastero del Santissimo Salvatore; si possono ammirare collezioni di maioliche siciliane e spagnole nell'antiquarium dell'Università di Messina; immergersi in un giardino tropicale a Villa Giovanna, ex sede della Guardia Regia, o tra alberi esotici e piante carnivore nell’antico Orto Botanico.
Fondamentale la visita nel simbolo di Messina, il Forte di San Salvatore, fortezza voluta da Carlo V a difesa dell’ingresso del porto falcato. Su di esso di erge la stele della Madoninna, che svetta sopra il porto.
Non mancano le chiese, come quella di Santa maria Alemanna, avanposto dei Cavalieri Teutonici, realizzata da maestranze tedesche in uno stile gotico addolcito nelle forme; o Maria SS. Annunziata dei Catalani, una delle massime espressioni dell’arte siciliana, una fusione affascinante di stili bizantino, arabo e normanno, prima sede siciliana dei Domenicani e dei Teatini.
Un'esperienza interessante è di certo la “gogna” di Castel Gonzaga, che difendeva l’accesso meridionale e in cui venivano rinchiusi i condannati; caratteristico anche il Museo di Cultura e Musica popolare ospitato nell’antico casale di Gesso, sui Peloritani con la sua straordinaria collezione di strumenti musicali popolari e il laboratorio di zampogne.
Il festival propone anche un photowalk sul lago Ganzirri, alla ricerca degli antichi mestieri del borgo di pescatori, tra nassaroli e mastri d’ascia e un giro sulle barche tipiche dei cocciulari (molluschicoltori) che da più generazioni, con le stesse tecniche, coltivano le vongole. Si può inoltre raggiungere Floresta, borgo di tradizione pastorale dove il tempo scorre lento, lontanissimo dai ritmi frenetici della città.
Attraverso le passeggiate guidate, poi, si possono scoprire aspetti particolari del territorio, come la visita al santuario di San Sòstene, sulle orme dei monaci greci; il sito naturalistico di Borgo Pantano (Rometta), per un'esperienza a contatto con la natura; o il giro per il centro storico di Messina, sulle tracce dei miti e delle origini della città.
INFO E BIGLIETTI
Per le visite ai luoghi è possibile acquistare online un unico coupon. Dopo l'acquisto si riceve una mail di risposta con un QR code da mostrare all’ingresso dei siti.
Le esperienze e le passeggiate prevedono contributi diversi, per le quali bisogna invece prenotare e acquistare un coupon specifico per ciascun appuntamento. Il tutto rispettando le regole del contingentamento e del distanziamento.
I coupon, validi nelle città della stessa provincia, non sono personali e possono essere utilizzati da più persone, anche simultaneamente in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore.
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