Come eravamo (prima del lockdown): Gianni Nanfa al teatro Agricantus di Palermo
Gianni Nanfa
Prosegue la stagione estiva del Teatro Agricantus di Palermo che riapre, come da consuetudine, l’area pedonale di via XX Settembre, nel tratto di strada compreso tra la via La Farina e piazza Goffredo Mameli.
Lo spazio aperto, pedonalizzato, restituito alla vita cittadina sotto nuova forma, è la cornice che accoglie la rassegna di teatro comico "Palermo non scema", che dal 9 al 14 luglio ospita lo spettacolo del professore della risata Giovanni Nanfa che racconta al pubblico (alla sua maniera) effetti positivi e negativi del lungo periodo di soggiorno forzato tra le mura domestiche.
Lo spettacolo dal titolo "Come eravamo" è tratto dal testo di Roberta Lacca "Piove sempre sul bagnato". Gli aspetti più critici, attraverso la lente d’ingrandimento dell’umorismo, diventano un excursus sui paradossi e sui luoghi comuni che hanno caratterizzato la permanenza in casa.
Il dato più interessante Nanfa lo identifica con l’opportunità di riflettere sul confronto tra il passato e il presente con uno sguardo, piuttosto distaccato, su quello che ci riserverà il futuro. Senza cadere nella retorica del “si stava meglio prima” Giovanni Nanfa si chiede: Ma come stavamo 50 anni fa? Tutte le risposte dribblano ogni forma di nostalgia per arrivare al compromesso che non tutto il mondo di ieri è da salvare e neppure quello di oggi da buttare.
Questo equilibrio permette all’umorista di non assumere atteggiamenti impietosi, consapevole che gli spettatori, dopo il lockdown, hanno voglia di sdrammatizzare i problemi per guardare con ottimismo al futuro. Il teatro serve anche a questo.
Lo spazio aperto, pedonalizzato, restituito alla vita cittadina sotto nuova forma, è la cornice che accoglie la rassegna di teatro comico "Palermo non scema", che dal 9 al 14 luglio ospita lo spettacolo del professore della risata Giovanni Nanfa che racconta al pubblico (alla sua maniera) effetti positivi e negativi del lungo periodo di soggiorno forzato tra le mura domestiche.
Lo spettacolo dal titolo "Come eravamo" è tratto dal testo di Roberta Lacca "Piove sempre sul bagnato". Gli aspetti più critici, attraverso la lente d’ingrandimento dell’umorismo, diventano un excursus sui paradossi e sui luoghi comuni che hanno caratterizzato la permanenza in casa.
Il dato più interessante Nanfa lo identifica con l’opportunità di riflettere sul confronto tra il passato e il presente con uno sguardo, piuttosto distaccato, su quello che ci riserverà il futuro. Senza cadere nella retorica del “si stava meglio prima” Giovanni Nanfa si chiede: Ma come stavamo 50 anni fa? Tutte le risposte dribblano ogni forma di nostalgia per arrivare al compromesso che non tutto il mondo di ieri è da salvare e neppure quello di oggi da buttare.
Questo equilibrio permette all’umorista di non assumere atteggiamenti impietosi, consapevole che gli spettatori, dopo il lockdown, hanno voglia di sdrammatizzare i problemi per guardare con ottimismo al futuro. Il teatro serve anche a questo.
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