"Adagio Nureyev": la prima nazionale di danza per le Orestiadi di Gibellina
La Piccola Compagnia della Magnolia di Torino arriva in Sicilia e porta con sè la prima nazionale di uno spettacolo sentito ed emozionante: mercoledì 26 luglio alle ore 21.15, per le "Orestiadi di Gibellina", è in programma "Adagio Nureyev".
Elaborato e diretto da Giorgia Cerruti, lo spettacolo vede in scena Davide Giglio e la stessa regista, che grazie alla collaborazione con Sala Ichos (Napoli) e Residenza Dracma (Polistena) restituiscono uno spettacolo basato sulle suggestioni derivanti da "I Diari di Nijinsky - interviste, confessioni, articoli e biografie di e su Nureyev".
"Adagio Nureyev" è un lavoro che attraversa l'anima e i corpi – quello privato e quello pubblico – del grande artista della danza Rudy, per aprire una fessura sull’arte nel senso più ampio, sulla vocazione, su questioni di tecnica e sentimento, sulla solitudine e la precarietà che il lavoro di palco comporta, sulla necessità politica di difendere il poetico.
Un vero e proprio canto d'amore incondizionato verso la grazia e il mistero del mestiere dell’arte. L'Uomo di fronte alla fatica, alla gloria, al pubblico, alle proprie origini, dell’oblio, alla morte.
Con il biglietto delle "Orestiadi" è possibile visitare gratuitamente il Museo delle Trame Mediterranee. Durante la manifestazione si potranno inoltre degustare alcuni prodotti gastronomici a chilometro zero accompagnandoli con quanto offerto della cantina Tenute Orestiadi.
Elaborato e diretto da Giorgia Cerruti, lo spettacolo vede in scena Davide Giglio e la stessa regista, che grazie alla collaborazione con Sala Ichos (Napoli) e Residenza Dracma (Polistena) restituiscono uno spettacolo basato sulle suggestioni derivanti da "I Diari di Nijinsky - interviste, confessioni, articoli e biografie di e su Nureyev".
"Adagio Nureyev" è un lavoro che attraversa l'anima e i corpi – quello privato e quello pubblico – del grande artista della danza Rudy, per aprire una fessura sull’arte nel senso più ampio, sulla vocazione, su questioni di tecnica e sentimento, sulla solitudine e la precarietà che il lavoro di palco comporta, sulla necessità politica di difendere il poetico.
Un vero e proprio canto d'amore incondizionato verso la grazia e il mistero del mestiere dell’arte. L'Uomo di fronte alla fatica, alla gloria, al pubblico, alle proprie origini, dell’oblio, alla morte.
Con il biglietto delle "Orestiadi" è possibile visitare gratuitamente il Museo delle Trame Mediterranee. Durante la manifestazione si potranno inoltre degustare alcuni prodotti gastronomici a chilometro zero accompagnandoli con quanto offerto della cantina Tenute Orestiadi.
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