"Lu patruni è suvecchiu – Storia di un cantastorie": omaggio a Pino Veneziano
Negli anni Settanta un gruppo di amici gestiva un ristorante, una di quelle terrazze a mare, sulla costa sicula sud-occidentale, a pochi metri dalle rovine di Selinunte. Era meta di buongustai, amanti della natura, “compagni”, come si usava dire, turisti e personalità. Questo angolo di paradiso, che nel tempo ha avuto diversi nomi, allora si chiamava Lido Azzurro e, fra coloro che servivano ai tavoli, un cameriere affatto singolare cantava canzoni d’amore e di lotta, che lui stesso componeva, raccontando in musica e poesia la cronaca e gli umori di quegli anni.
A Pino Veneziano, poeta cantastorie di Selinunte scomparso nel 1994, e alla sua vita, è dedicato lo spettacolo che ruba il titolo a una delle sue canzoni più belle. La valorizzazione della vita e dell’opera di Pino Veneziano si deve soprattutto a Umberto Leone che, dall'età di sedici anni, lo ha accompagnato con la chitarra nelle piazze, raccogliendo, nel corso del tempo, gli episodi più salienti della sua biografia e tutto il suo repertorio, divenendone così unico efficace interprete.
Enrico Stassi elabora un primo studio, intessuto di aneddoti biografici, rivelando frequentazioni importanti e insospettabili (Borges, De Andrè) e una sensibilità poetica e politica, sulla figura di questo particolarissimo cantastorie, che Stassi conobbe personalmente.
Lu patruni è suvecchiu – Storia di un cantastorie ha un impianto volutamente semplice, basato principalmente sul “ricamo” di narrazione e canto. Come in un gioco di specchi, la vita di Pino Veneziano e le sue canzoni offrono lo spunto a Stassi per aprire delle piccole finestre sulla storia di quegli anni (dal Settanta ai primi anni Ottanta) e, viceversa, alcuni avvenimenti di cronaca sono trasfigurati dal cantastorie selinuntino e restituiti in versi e canti.
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi