Da Roy Paci all'omaggio a Camilleri: l'arte si racconta alle Orestiadi di Gibellina

Roy Paci, Olivia Sellerio e Silvia Ajelli
Da venerdì 25 a domenica 27 luglio la 44esima edizione si anima per un fine settimana intenso che celebra la contaminazione tra linguaggi, nel solco della tradizione portata avanti dal direttore artistico Alfio Scuderi.
"Ascoltando il passato/guardando al futuro" verso il 2026, anno in cui Gibellina diventa la prima Capitale dell'arte contemporanea italiana: si rivolgono a questo importante riconoscimento le Orestiadi 2025 in programma dal 27 giugno al 3 agosto, nei diversi luoghi d’arte di Gibellina, tra teatro, musica, libri e arti visive (leggi qui il programma completo).
Ecco gli eventi da non perdere.
Venerdì 25 luglio
Il weekend si apre con un doppio appuntamento dedicato ad Andrea Camilleri, nel centenario della sua nascita.
Alle 21.00, va in scena “Gran circo Taddei”, di Andrea Camilleri, con Marcella Favilla, Francesco Vittorio Pellegrino, Matteo Pipitone e Alessio Piazza, che ne firma la regia.
Davanti alla piazza San Francesco confluivano le corriere. Proprio questa è la nascita di Vigàta ed è qui che sbarca il tendone del Gran Circo Taddei, con la sua coloratissima famiglia: Erlando Taddeis, sua moglie Alinda, le figlie Jana, Juna e Jona, il clown Beniamino e l’assistente Oreste.
Il leone in gabbia, con il quale sfilano per Vigata, pubblicizzando lo spettacolo, illumina Pippo Incardona: un ingegnoso piano per liberarsi della vecchia e avara zia Michela, con la quale vive, ereditare tutte le sue ricchezze e poter fare finalmente la bella vita che vorrebbe, mentre intorno a lui i camerati fascisti armano quisquilie campanilistiche. Ma chissà se tutto andrà come previsto.
A seguire, alle 22.00, la voce di Olivia Sellerio porta al Baglio di Stefano “Zara Zabara”, un concerto che include tutte le canzoni che l'artista ha scritto e interpretato per "Il commissario Montalbano" e "Il giovane Montalbano II".
Nel live, ad affiancare il canto di Olivia, Paolo Pellegrino col suono nobile del violoncello, la pulsione del contrabbasso di Alberto Fidone con le chitarre di Lino Costa e Dario Salerno - diverse a seconda dell’umore del brano – in una fitta rete di linee melodiche.
Sabato 26 luglio
La seconda serata di questo weekend si apre alle 19.30 con "Il corpo della lotta", spettacolo tratto da "L'estasi della lotta", progetto di e con Carlotta Viscovo per la drammaturgia di Angela Demattè, con lo scultore Ettore Greco.
C’è il corpo della performer che si fa scultura e che dialoga con la scultura, mentre lo scultore disegna o modella la creta ispirato da ciò che accade. Dietro e insieme a questo, le parole di un personaggio che indaga qual è il rapporto tra corpo e protesta, tra la dimensione intima e il ruolo politico dell’artista, tra l’arte e il mercato, l’ambizione e l’autosabotaggio.
Alle 21.00 è la volta di "La parte per il tutto", una storia d'arte e d'amore su testo di Manlio Santanelli con Silvia Ajelli e musiche eseguite dal vivo al piano da Silvia Vaglica. In questa prima nazionale il teatro si fa sguardo intimo sull'animo umano, per raccontarne i segreti con profondità.
Domenica 27 luglio
Il fine settimana si chiude con un'altra prima nazionale. "Un equilibrista squilibrato, David Lynch", in scena alle 21.00, è un’esperienza sospesa tra cinema sperimentale e live set musicale.
Le Orestiadi hanno voluto dedicare due momenti per celebrare un maestro, regista visionario come David Lynch, a pochi mesi dalla sua morte (dopo la performance di N.A.I.P nell’anteprima del 28 giugno).
In "Un equilibrista squilibrato, David Lynch", Roy Paci, con le immagini selezionate da Umberto Cantone, offre una performance “Lynchiana” tra musica e immagini dedicata al Maestro.
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