Da stanza del Sindaco a set del Commissario Montalbano: visite al Palazzo municipale di Scicli

Cattedrali barocche e piccole chiese nascoste, circoli e palazzi nobiliari, musei, giardini e persino un piccolo teatro: "Le Vie dei Tesori" debuttano a Ragusa, Modica e Scicli con tre weekend alla scoperta dei gioielli del Val di Noto in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Antico e moderno si incontrano nel Palazzo del Comune di Scicli, che risale ai primi anni del Novecento ed è ubicato sul luogo dove anticamente si trovava il monastero delle Benedettine, annesso alla chiesa di San Giovanni Evangelista.
La facciata, in stile eclettico, ben si armonizza con il contesto monumentale tardo-barocco della via Francesco Mormina Penna, il salotto di Scicli: capitelli corinzi e bifore che richiamano l’arte rinascimentale, ma linee e forme architettoniche sobrie.
Al primo piano dell’edificio dall’aspetto neorinascimentale si trova la stanza del Sindaco, destinata a ospitare cerimonie istituzionali e alla celebrazione di matrimoni civili ma divenuta notissima al grande pubblico come set per l’ufficio del questore nella serie del Commissario Montalbano.
I decori della sala, gli affreschi di Bartolo Militello, gli arredi originali risalenti al 1908, gli oggetti preziosi esposti come le mazze secentesche in argento, contribuiscono a creare l’atmosfera retrò e affascinante in cui sono ambientate le vicende di Montalbano e del questore Montelusa Bonetti-Alderighi.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili. Disponibili visite in LIS su prenotazione.
Antico e moderno si incontrano nel Palazzo del Comune di Scicli, che risale ai primi anni del Novecento ed è ubicato sul luogo dove anticamente si trovava il monastero delle Benedettine, annesso alla chiesa di San Giovanni Evangelista.
La facciata, in stile eclettico, ben si armonizza con il contesto monumentale tardo-barocco della via Francesco Mormina Penna, il salotto di Scicli: capitelli corinzi e bifore che richiamano l’arte rinascimentale, ma linee e forme architettoniche sobrie.
Al primo piano dell’edificio dall’aspetto neorinascimentale si trova la stanza del Sindaco, destinata a ospitare cerimonie istituzionali e alla celebrazione di matrimoni civili ma divenuta notissima al grande pubblico come set per l’ufficio del questore nella serie del Commissario Montalbano.
I decori della sala, gli affreschi di Bartolo Militello, gli arredi originali risalenti al 1908, gli oggetti preziosi esposti come le mazze secentesche in argento, contribuiscono a creare l’atmosfera retrò e affascinante in cui sono ambientate le vicende di Montalbano e del questore Montelusa Bonetti-Alderighi.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili. Disponibili visite in LIS su prenotazione.
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