Dove riposano i re aragonesi tra marmi e preziose sculture: visite alla Cappella della Vergine
La Cappella della Vergine all'interno della Cattedrale di Sant'Agata di Catania
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
Tante stratificazioni dentro la splendida cattedrale di Sant’Agata, edificata dai Normanni nel 1094, sulle rovine delle romane Terme Achilliane, e poi modificata nel corso dei secoli dopo i disastrosi terremoti.
All’interno di questo tempio della cristianità concepito come un’ecclesia munita, una chiesa-fortezza per difendere la città dalle incursioni nemiche, ma anche come simbolo di potere spirituale e politico, da non perdere la Cappella della Vergine o della Madonna del Rosario.
Si trova nel transetto di destra e vi si accede attraverso un magnifico portale di marmo cinquecentesco. La Cappella, che di solito non è aperta alla fruizione pubblica, custodisce austeri monumenti funebri e sarcofagi di sovrani aragonesi. In uno riposa Costanza d’Aragona, moglie di Federico IV.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
Tante stratificazioni dentro la splendida cattedrale di Sant’Agata, edificata dai Normanni nel 1094, sulle rovine delle romane Terme Achilliane, e poi modificata nel corso dei secoli dopo i disastrosi terremoti.
All’interno di questo tempio della cristianità concepito come un’ecclesia munita, una chiesa-fortezza per difendere la città dalle incursioni nemiche, ma anche come simbolo di potere spirituale e politico, da non perdere la Cappella della Vergine o della Madonna del Rosario.
Si trova nel transetto di destra e vi si accede attraverso un magnifico portale di marmo cinquecentesco. La Cappella, che di solito non è aperta alla fruizione pubblica, custodisce austeri monumenti funebri e sarcofagi di sovrani aragonesi. In uno riposa Costanza d’Aragona, moglie di Federico IV.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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