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Due storie amare come la "Cicoria": la pièce di Francesco Romengo sulla vita in carcere

Balarm
La redazione

Francesco Bernava e Alice Sgroi in "Cicoria" di Francesco Romengo (foto Fotoinscena)

Un ricco programma di spettacoli tra compagine nazionali e debutti in anteprima, con attenzione alle drammaturgie contemporanee, alla danza e ai nuovi linguaggi scenici: tutto questo è "Scena Nostra", la stagione teatrale dello Spazio Franco (Cantieri culturali alla Zisa di Palermo) a cura del direttore artistico Giuseppe Provinzano e realizzato in collaborazione con la Rete Latitudini.

Il secondo spettacolo in scena - venerdì 24 e sabato 25 gennaio - è "Cicoria", nuova pièce di Francesco Romengo, già protagonista delle scene nostrane con la compagnia Tea(l)tro, prodotto stavolta dalla compagnia catanese MezzAria Teatro che in questa nuova pièce riflette sul malessere delle vita carceraria.

L'autore e regista palermitano dirige in scena gli attori Francesco Bernava e Alice Sgroi, che interpretano un detenuto e una detenuta che a pochi giorni da Natale si svegliano e si ritrovano dentro la stessa cella, in un carcere del Sud.

Dopo l’inevitabile stupore di entrambi, inizia una discussione che dapprima è scontro ma che lentamente diventa amicizia: Angelo, poliziotto coinvolto nella morte di un giovane durante una manifestazione, e Rosa, arrestata perché spaccia per dare da mangiare ai suoi bambini, si confidano e parlano della loro vita. I loro racconti sono spontanei e amari, proprio come la cicoria.

"Cicoria" oltre a volere fare da eco al malessere che accompagna la vita carceraria è soprattutto un racconto denso di emozioni, un invito alla vita. Insieme Rosa e Angelo, coi loro gesti quotidiani, semplici eppure intensissimi, conducono lo spettatore in un dialogo appassionante, oltre ogni tempo.
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