Alla scoperta della "Città Arcipelago" nella tappa catanese del "SabirFest"
Al via il 6 ottobre la terza edizione di "SabirFest", festival che nasce dall’esigenza di ripensare insieme il Mediterraneo e contrastare l’ideologia dello scontro permanente di popoli e civiltà.
"SabirFest" è una manifestazione culturale sul Mediterraneo, che si svolge annualmente a Messina e Catania e che attraverso letteratura, politica, musica, teatro, si propone come spazio aperto, sociale e culturale, di ragionamento e di partecipazione, di collaborazione e di svago, connettendo le storie e le esperienze di quanti lo intendono come spazio di solidarietà e di pace, piuttosto che di conflitti.
La tappa di Catania si svolge grazie alla fruttuosa sinergia con AME, Leggerete, Libreria Vicolo Stretto e IN/ARCH Sicilia, che hanno il compito di accompagnare i visitatori, dal 13 al 16 ottobre, presso il Palazzo della Cultura, in un viaggio alla scoperta della "Città Arcipelago".
Un'analisi sulla relazione tra Catania, città mutevole, dinamica, distrutta sei volte e per sei volte rinata, e il Mediterraneo. Assieme agli ospiti e al pubblico partecipante, un evento per riflettere sulla possibilità di pensare le città come un arcipelago di isole in comunicazione fra loro.
Il 15 ottobre infine si svolgerà in tutto il territorio nazionale "La giornata del Contemporaneo". Per l’occasione il Comitato Centro Contemporaneo di Catania metterà a disposizione del festival un ricco programma di mostre, installazioni e buona cucina.
Passeggiando per le strade e le piazze del centro storico, spazio al "Sabirfestival", in cui i cittadini possono confrontarsi con intellettuali, scrittori, artisti di diverse lingue e Paesi mediterranei. Nella libreria collettiva "Sabirlibri", che con circa 10mila libri esposti e 50 case editrici presenti nelle passate edizioni, attraverso la lettura invita alla scoperta delle voci e dello sguardo dell’altro.
Nei seminari e nei dialoghi di "Sabirmaydan", il forum sulla cittadinanza mediterranea, confronto aperto con attivisti, intellettuali e rappresentanti della società civile provenienti dai Paesi mediterranei sul rapporto tra migrazione e crisi globale, sulle possibili alternative economiche nel Mediterraneo e sulla libertà di espressione.
"SabirFest" è una manifestazione culturale sul Mediterraneo, che si svolge annualmente a Messina e Catania e che attraverso letteratura, politica, musica, teatro, si propone come spazio aperto, sociale e culturale, di ragionamento e di partecipazione, di collaborazione e di svago, connettendo le storie e le esperienze di quanti lo intendono come spazio di solidarietà e di pace, piuttosto che di conflitti.
La tappa di Catania si svolge grazie alla fruttuosa sinergia con AME, Leggerete, Libreria Vicolo Stretto e IN/ARCH Sicilia, che hanno il compito di accompagnare i visitatori, dal 13 al 16 ottobre, presso il Palazzo della Cultura, in un viaggio alla scoperta della "Città Arcipelago".
Un'analisi sulla relazione tra Catania, città mutevole, dinamica, distrutta sei volte e per sei volte rinata, e il Mediterraneo. Assieme agli ospiti e al pubblico partecipante, un evento per riflettere sulla possibilità di pensare le città come un arcipelago di isole in comunicazione fra loro.
Il 15 ottobre infine si svolgerà in tutto il territorio nazionale "La giornata del Contemporaneo". Per l’occasione il Comitato Centro Contemporaneo di Catania metterà a disposizione del festival un ricco programma di mostre, installazioni e buona cucina.
Passeggiando per le strade e le piazze del centro storico, spazio al "Sabirfestival", in cui i cittadini possono confrontarsi con intellettuali, scrittori, artisti di diverse lingue e Paesi mediterranei. Nella libreria collettiva "Sabirlibri", che con circa 10mila libri esposti e 50 case editrici presenti nelle passate edizioni, attraverso la lettura invita alla scoperta delle voci e dello sguardo dell’altro.
Nei seminari e nei dialoghi di "Sabirmaydan", il forum sulla cittadinanza mediterranea, confronto aperto con attivisti, intellettuali e rappresentanti della società civile provenienti dai Paesi mediterranei sul rapporto tra migrazione e crisi globale, sulle possibili alternative economiche nel Mediterraneo e sulla libertà di espressione.
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