Filippo Luna e Alessio Bondì alle Orestiadi: in scena "Pomice di Fuoco" di Vincenzo Pirrotta
L'attore Filippo Luna
"Pomice di Fuoco - confessioni postume di Ignazio Buttitta" è lo spettacolo che va in scena per le Orestiadi di Gibellina sabato 21 Luglio alle 21.15.
Sul palco l'attore Filippo Luna accompagnato da musiche eseguite dal vivo da Alessio Bondì con un testo e per la regia di Vincenzo Pirrotta.
testo e regia di Vincenzo Pirrotta
«"Pomice di fuoco" è la suggestione dalla quale sono partito per pensare a questo spettacolo, non a caso ne è diventato il titolo - spiega Pirrotta - raccontare Ignazio Buttitta, per quello che è, per quello che ha rappresentato per la nostra terra, non è semplice, e non lo è perché la sua vita, così come la sua poesia, è pomice, dunque roccia, ma leggerissima, ed è di fuoco perché avvampa il nostro spirito di bellezza, di brama rivoluzionaria, di amore per gli uomini e per la natura».
«Racconteremo la sua poesia attraverso la sua vita che essendo potente come un’eruzione vulcanica l’ha inevitabilmente condizionata. Temi come la povertà, la guerra, la politica, la rivoluzione, la natura, l’amore declinati dalla feroce dolcezza d’Ignazio, ci riporteranno in un mondo che forse è scomparso e non ritornerà più - continua - Per farlo mi sono avvalso di due artisti speciali Filippo e Alessio che hanno fatto della loro sicilianità strumento per portare la loro arte tra sospiri universali».
Sul palco l'attore Filippo Luna accompagnato da musiche eseguite dal vivo da Alessio Bondì con un testo e per la regia di Vincenzo Pirrotta.
testo e regia di Vincenzo Pirrotta
«"Pomice di fuoco" è la suggestione dalla quale sono partito per pensare a questo spettacolo, non a caso ne è diventato il titolo - spiega Pirrotta - raccontare Ignazio Buttitta, per quello che è, per quello che ha rappresentato per la nostra terra, non è semplice, e non lo è perché la sua vita, così come la sua poesia, è pomice, dunque roccia, ma leggerissima, ed è di fuoco perché avvampa il nostro spirito di bellezza, di brama rivoluzionaria, di amore per gli uomini e per la natura».
«Racconteremo la sua poesia attraverso la sua vita che essendo potente come un’eruzione vulcanica l’ha inevitabilmente condizionata. Temi come la povertà, la guerra, la politica, la rivoluzione, la natura, l’amore declinati dalla feroce dolcezza d’Ignazio, ci riporteranno in un mondo che forse è scomparso e non ritornerà più - continua - Per farlo mi sono avvalso di due artisti speciali Filippo e Alessio che hanno fatto della loro sicilianità strumento per portare la loro arte tra sospiri universali».
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