Fina Battaglia e la sua storia contro la mafia: il libro di Marzia Sabella a Modica
"Signora, perché?" chiese, nel 1963, il giudice Cesare Terranova, pioniere delle indagini su Cosa nostra. Lei era Serafina Battaglia, vestita di nero e col capo avvolto da uno scialle, che dall'altro lato della scrivania, porgeva al magistrato le fotografie del marito e del figlio, assassinati per una faida mafiosa.
Da quel momento, "la vedova della lupara", a Palermo e negli altri tribunali italiani, iniziò a raccontare della mafia di cui ancora molti negavano l'esistenza.
La sua figura viene raccontata nel romanzo "Lo sputo" dal magistrato Marzia Sabella, che lo presenta sabato 25 gennaio alle 18.30 all'Ente Liceo Convitto in Palazzo Sant'Anna a Modica.
Da quel momento, "la vedova della lupara", a Palermo e negli altri tribunali italiani, iniziò a raccontare della mafia di cui ancora molti negavano l'esistenza.
La sua figura viene raccontata nel romanzo "Lo sputo" dal magistrato Marzia Sabella, che lo presenta sabato 25 gennaio alle 18.30 all'Ente Liceo Convitto in Palazzo Sant'Anna a Modica.
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