"Fittile": opere in argilla in mostra da FPAC come rappresentazione di microstorie

Particolare di un'opera in argilla visibile alla mostra "Fittile"
Nata da un'idea di Marco Arosio, con una nota curatoriale di Agata Polizzi, "Fittile" vuole essere una riflessione sulla scultura ceramica consapevole della vastità della ricerca degli artisti e delle possibilità di utilizzo del medium.
Quello che attrae è la "materia" la sua capacità di adattamento, di espressione e di relazione con l'artista e con l'ambiente, un medium capace di attraversare il tempo riuscendo sempre a mantenere coerenza con la sua intima natura.
Affascinante l'evoluzione di questa ricerca che è insieme creativa quanto filologica, innovativa quanto sensoriale, tattile, consentendo al visitatore di guardare alle opere consapevoli di essere in rapporto con una narrazione ogni volta unica, che travalica l'aspetto visivo e apre ad una sorta di rapporto intimo in cui l'autore racconta sé stesso, la propria visione, fatta di spazi, dinamiche relazionali, emotive, sociali.
Opere come rappresentazione di microstorie capaci di sprigionare energie attraverso la forma, la presenza o assenza cromatica, l'articolazione plastica. Opere che sono segno essenziale del passaggio attraverso luoghi dell'anima, sono sperimentazione e manipolazione, sono prodotto di una ribellione, sono risposta al richiamo del design e del segno grafico, sono pura astrazione o monito, sono, infine ologramma materico di un’analisi introspettiva.
Silvia Celeste Calcagno, Pietro Cascella,Giuseppe Ducrot, Giosetta Fioroni, Loredana Longo, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Emiliano Maggi, Arturo Martini, Marino Mazzacurati, Fausto Melotti, Concetta Modica, Liliana Moro, Midge Wattles sono autori di questa antologia di narrazioni, autori di "parole di argilla" che raccontano le evoluzioni delle idee e dei travagli di artisti, lontanissimi tra loro, eppure accomunati dalla nobiltà di una produzione artistica in cui occorre sapienza, pazienza, delicatezza e, più di ogni altra cosa, rispetto per una tecnica che non ha bisogno di strepitare per esistere e parlarci.
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