Gli archi di Mosca con il clarinetto di Travaglini e il piano di Canino: il concerto al Politeama Garibaldi
Bruno Canino
Von Weber, Prokofiev e Sollima sul palco del Politeama Garibaldi: dalla Russia arriva a Palermo il Quartetto di Mosca per un nuovo appuntamento della stagione concertistica degli Amici della Musica.
Per l'occasione Lev Maslovsky e Zakhar Malakhov al violino, Ilja Gofmann alla viola e Kirill Rodin al violoncello sono accompagnati sul palco dal clarinetto di Alessandro Travaglini e dal pianoforte di Bruno Canino.
Fondato nel 1975 in seguito all’assegnazione del Primo Premio al Festival Internazionale Bartok a Budapest, il Quartetto nel 1990 ha conseguito il Primo Premio al Concorso Internazionale Bucchi di Roma.
La formazione segue rigorosamente le tradizioni classiche della scuola del Conservatorio di Mosca, il cui rappresentante più brillante è stato David Oistrakh. Il Quartetto ha effettuato numerose tournèe in tutto il mondo e ha inciso numerosi cd.
Alessandro Travaglini ha studiato presso il Conservatorio di Pescara e si è perfezionato al Conservatoire National Supérieur de Musique de Lyon. Nel 1984 ha ottenuto il Primo premio al Concorso Internazionale d’Esecuzione Musicale di Ancona (presidente della giuria internazionale il compositore Goffredo Petrassi).
Il napoletano Canino ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni. È stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia.
Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione.
Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con orchestre quali la Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.
Per l'occasione Lev Maslovsky e Zakhar Malakhov al violino, Ilja Gofmann alla viola e Kirill Rodin al violoncello sono accompagnati sul palco dal clarinetto di Alessandro Travaglini e dal pianoforte di Bruno Canino.
Fondato nel 1975 in seguito all’assegnazione del Primo Premio al Festival Internazionale Bartok a Budapest, il Quartetto nel 1990 ha conseguito il Primo Premio al Concorso Internazionale Bucchi di Roma.
La formazione segue rigorosamente le tradizioni classiche della scuola del Conservatorio di Mosca, il cui rappresentante più brillante è stato David Oistrakh. Il Quartetto ha effettuato numerose tournèe in tutto il mondo e ha inciso numerosi cd.
Alessandro Travaglini ha studiato presso il Conservatorio di Pescara e si è perfezionato al Conservatoire National Supérieur de Musique de Lyon. Nel 1984 ha ottenuto il Primo premio al Concorso Internazionale d’Esecuzione Musicale di Ancona (presidente della giuria internazionale il compositore Goffredo Petrassi).
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È stato primo clarinetto nell’Orchestra Sinfonica del Teatro dell’Opera di Lione e suonato per le più importanti società concertistiche al fianco di artisti tra i quali Aldo Ciccolini, Antonio Ballista, Thomas Christian, Roberto Prosseda e Bruno Canino.Il napoletano Canino ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni. È stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia.
Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione.
Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con orchestre quali la Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.
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