I simboli nascosti nelle piante per un messaggio di pace: visite guidate al Giardino della Concordia

Il Giardino della Concordia a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Aiuole multicolori dalle forme strane e pluritematiche: benvenuti ad "Haramash Sharif", come si legge su una targa di ceramica all’ingresso del Giardino della Concordia, che in arabo significa "sacra recinzione".
Si tratta di una vasta area verde realizzata nel quartiere di Pallavicino, su un terreno confiscato alla mafia e affidato dal Comune all’Istituto superiore per la Difesa delle Tradizioni.
Sotto l’ombra di cipressi, palme, pini, melograni e tanti altri alberi, le aiuole sono monumenti, con relativi nomi e dediche: quella della pace, per le vittime di tutte le violenze; quelle gemelle per commemorare la tragedia delle Torri dell'11 settembre del 2001; dell'Umanità per i caduti della Croce Rossa italiana; della Patria; della Cultura con un'originale forma di libro aperto; dei miti e delle favole; della solidarietà; del tempo; dell’ informazione.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Aiuole multicolori dalle forme strane e pluritematiche: benvenuti ad "Haramash Sharif", come si legge su una targa di ceramica all’ingresso del Giardino della Concordia, che in arabo significa "sacra recinzione".
Si tratta di una vasta area verde realizzata nel quartiere di Pallavicino, su un terreno confiscato alla mafia e affidato dal Comune all’Istituto superiore per la Difesa delle Tradizioni.
Sotto l’ombra di cipressi, palme, pini, melograni e tanti altri alberi, le aiuole sono monumenti, con relativi nomi e dediche: quella della pace, per le vittime di tutte le violenze; quelle gemelle per commemorare la tragedia delle Torri dell'11 settembre del 2001; dell'Umanità per i caduti della Croce Rossa italiana; della Patria; della Cultura con un'originale forma di libro aperto; dei miti e delle favole; della solidarietà; del tempo; dell’ informazione.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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