Il capolavoro della Belle époque a Villa Zito: il ritorno del Ritratto di Donna Franca Florio
"Donna Franca Florio" di Giovanni Boldini (particolare)
Nel 1901 Ignazio Florio non potè fare a meno di commissionare il ritratto della sua splendida moglie ad uno dei più grandi interpreti della Belle Epoque: il pittore ferrarese Giovanni Boldini.
Donna Franca, la Regina di Palermo, rinomata per la sua bellezza e il suo fascino, è stata una donna dotata di grande umanità che ha precorso i tempi con coraggio e intraprendenza.
Il Ritratto di Donna Franca Florio di Giovanni Boldini e simbolo della Belle époque, torna a Palermo, a Villa Zito, in occasione delle iniziative di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
«La mostra - spiega il curatore, Matteo Smolizza - risolve un mistero durato oltre 100 anni: la tela oggi esposta è infatti l’unico ritratto boldiniano di donna Franca Florio, terminato nel 1924 e sotto il quale giacciono la prima stesura, realizzata dal pittore a Palermo nel 1901, in cui Donna Franca appare in piena e quasi impersonale eleganza, e una intermedia databile intorno alla I Guerra Mondiale, che la rappresenta invece con accentuata sensualità e che - a lungo ritenuta prima versione dell’opera - ha dato il via a una serie d'interpretazioni maliziose sulla gelosia di don Ignazio Florio e sul rapporto con Boldini».
Ci rende particolarmente orgogliosi, peraltro, il fatto che le ricerche preparatorie per la mostra siano state raccolte in un volume di Electa, il primo libro dedicato ad una sola opera di Boldini».
La mostra resterà fruibile dal pubblico dal 17 marzo al 20 maggio, visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Donna Franca, la Regina di Palermo, rinomata per la sua bellezza e il suo fascino, è stata una donna dotata di grande umanità che ha precorso i tempi con coraggio e intraprendenza.
Il Ritratto di Donna Franca Florio di Giovanni Boldini e simbolo della Belle époque, torna a Palermo, a Villa Zito, in occasione delle iniziative di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
«La mostra - spiega il curatore, Matteo Smolizza - risolve un mistero durato oltre 100 anni: la tela oggi esposta è infatti l’unico ritratto boldiniano di donna Franca Florio, terminato nel 1924 e sotto il quale giacciono la prima stesura, realizzata dal pittore a Palermo nel 1901, in cui Donna Franca appare in piena e quasi impersonale eleganza, e una intermedia databile intorno alla I Guerra Mondiale, che la rappresenta invece con accentuata sensualità e che - a lungo ritenuta prima versione dell’opera - ha dato il via a una serie d'interpretazioni maliziose sulla gelosia di don Ignazio Florio e sul rapporto con Boldini».
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«Il ritorno del capolavoro di Boldini ha un forte valore simbolico – dice Raffaele Bonsignore, presidente di Fondazione Sicilia – non solo perché coincide con questo anno di rinascita, ma anche perché rappresenta l'abbraccio della città a una donna straordinaria e mai dimenticata come Franca Florio, che abbiamo voluto celebrare anche attraverso una serie di iniziative collaterali.Ci rende particolarmente orgogliosi, peraltro, il fatto che le ricerche preparatorie per la mostra siano state raccolte in un volume di Electa, il primo libro dedicato ad una sola opera di Boldini».
La mostra resterà fruibile dal pubblico dal 17 marzo al 20 maggio, visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
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