Il castello arabo trasformato in luogo di culto e di cura: le visite alla Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi di Palermo
Chiesa di San Giovanni dei lebbrosi a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Secondo lo storico Fazello, la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi sarebbe stata la prima tra le costruzioni normanne edificate in città, sulle rovine di un castello, quando Roberto il Guiscardo e Ruggero d’Altavilla assediavano Palermo ancora in mano agli Arabi.
Per altri, invece, risalirebbe al periodo di Ruggero II, quindi alla prima metà del XII secolo. Trae il suo nome da un annesso ospedale per lebbrosi, del quale ormai non c’è traccia, che proprio il sovrano normanno avrebbe volutorealizzare in memoria del fratello Goffredo.
L’imperatore Federico II donò la chiesa e l’ospedale all’ordine dei Cavalieri Teutonici della Magione. L’edificio fu rimaneggiato nel XVII secolo e appesantito. I restauri, diretti dall’architetto Francesco Valenti tra il 1920 e il 1934, hanno restituito alla chiesa il suo austero splendore originario.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
Secondo lo storico Fazello, la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi sarebbe stata la prima tra le costruzioni normanne edificate in città, sulle rovine di un castello, quando Roberto il Guiscardo e Ruggero d’Altavilla assediavano Palermo ancora in mano agli Arabi.
Per altri, invece, risalirebbe al periodo di Ruggero II, quindi alla prima metà del XII secolo. Trae il suo nome da un annesso ospedale per lebbrosi, del quale ormai non c’è traccia, che proprio il sovrano normanno avrebbe volutorealizzare in memoria del fratello Goffredo.
L’imperatore Federico II donò la chiesa e l’ospedale all’ordine dei Cavalieri Teutonici della Magione. L’edificio fu rimaneggiato nel XVII secolo e appesantito. I restauri, diretti dall’architetto Francesco Valenti tra il 1920 e il 1934, hanno restituito alla chiesa il suo austero splendore originario.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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