Il gioiello settecentesco ricco di affreschi e sculture: visite al Convitto nazionale Cutelli di Catania
Il convitto nazionale "Mario Cutelli" di Catania
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
Correva l’anno 1654 e il giureconsulto Mario Cutelli, conte di Villa Rosata e signore dell’Alminusa, decideva di fare testamento. Davanti al notaio stabiliva che, se la linea maschile dei suoi successori si fosse estinta, una parte del suo patrimonio sarebbe stata devoluta alla fondazione di un “Collegio di uomini nobili”, per educare e formare una classe dirigente virtuosa e laica.
In realtà la dinastia dei Cutelli non si estinse, ma il Collegio nacque ugualmente fra tante controversie. Il risultato fu un autentico gioiello settecentesco, firmato dall’abate Giovan Battista Vaccarini, che all’edificio seppe conferire eleganza e armonia nelle forme, a cominciare dalla bella corte circolare. Occhio all’Aula Magna superbamente affrescata dai maggiori artisti dell’epoca.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
Correva l’anno 1654 e il giureconsulto Mario Cutelli, conte di Villa Rosata e signore dell’Alminusa, decideva di fare testamento. Davanti al notaio stabiliva che, se la linea maschile dei suoi successori si fosse estinta, una parte del suo patrimonio sarebbe stata devoluta alla fondazione di un “Collegio di uomini nobili”, per educare e formare una classe dirigente virtuosa e laica.
In realtà la dinastia dei Cutelli non si estinse, ma il Collegio nacque ugualmente fra tante controversie. Il risultato fu un autentico gioiello settecentesco, firmato dall’abate Giovan Battista Vaccarini, che all’edificio seppe conferire eleganza e armonia nelle forme, a cominciare dalla bella corte circolare. Occhio all’Aula Magna superbamente affrescata dai maggiori artisti dell’epoca.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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