Il raffinato sfarzo dei mercanti catalani: le visite alla Chiesa di Maria SS. Annunziata a Messina
Chiesa di Maria SS. Annunziata dei Catalani a Messina
Devastata dal terremoto del 1908 e rinata spezzata, dolente, ma ancora viva. Da quel cataclisma a Messina sono sopravvissuti chiese, ipogei, forti, ville, opere d’arte raccolte nel Museo regionale. Un patrimonio straordinario che, con la terza edizione de "Le Vie dei Tesori", in programma dal 13 al 29 settembre, si mostra ogni weekend con l’orgoglio della sua storia.
È una delle massime espressioni dell’arte siciliana, una fusione affascinante di stili bizantino, arabo e normanno. Basilica a croce latina, la Chiesa di Maria SS. Annunziata venne edificata nel XII secolo come Cappella Reale per poi passare a fine Quattrocento alla fiorente comunità catalana di Messina.
Prima sede in Sicilia dei Domenicani e dei Teatini, nei secoli fu arricchita di importanti opere d’arte, oggi conservate al Museo Regionale e al Museo di Capodimonte.
L’edificio riesce a raccontare in maniera perfetta la genesi e il livello stradale di questa parte di città ben prima del terremoto del 1908: nel sottosuolo c’è una cripta che corre lungo tutto il transetto. Merita particolare attenzione l’antica icona della Madonna della Scala con un rivestimento argenteo, il crocifisso nero del XV secolo e la tela dell’Immacolata del 1608.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
È una delle massime espressioni dell’arte siciliana, una fusione affascinante di stili bizantino, arabo e normanno. Basilica a croce latina, la Chiesa di Maria SS. Annunziata venne edificata nel XII secolo come Cappella Reale per poi passare a fine Quattrocento alla fiorente comunità catalana di Messina.
Prima sede in Sicilia dei Domenicani e dei Teatini, nei secoli fu arricchita di importanti opere d’arte, oggi conservate al Museo Regionale e al Museo di Capodimonte.
L’edificio riesce a raccontare in maniera perfetta la genesi e il livello stradale di questa parte di città ben prima del terremoto del 1908: nel sottosuolo c’è una cripta che corre lungo tutto il transetto. Merita particolare attenzione l’antica icona della Madonna della Scala con un rivestimento argenteo, il crocifisso nero del XV secolo e la tela dell’Immacolata del 1608.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
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