Il tesoro di San Giovanni e la devozione della comunità: visite al Museo della Cattedrale di Ragusa
San Giovanni Battista, foto di Salvo Bracchitta, fotografo della diocesi di Ragusa
Cattedrali barocche e piccole chiese nascoste, circoli e palazzi nobiliari, musei, giardini e persino un piccolo teatro: "Le Vie dei Tesori" debuttano a Ragusa, Modica e Scicli con tre weekend alla scoperta dei gioielli del Val di Noto in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
A pochi passi dalla Cattedrale, nel cuore del centro storico di Ragusa, ha sede il museo che custodisce la memoria della comunità locale e della sua devozione a San Giovanni Battista.
Nell'itinerario "Il tesoro di San Giovanni in sette sale ricche di opere" si potranno ammirare opere d’arte provenienti dalle collezioni parrocchiali, in molti casi sopravvissute al terremoto del 1693.
Il percorso della visita si snoda attraverso preziose suppellettili religiose, le più antiche delle quali risalgono al 14esimo secolo, oggetti legati al culto del santo come l’"Arca Sacra", lo splendido reliquiario settecentesco che custodisce un dente, paramenti, sculture e tele di età barocca e neoclassica.
C’è anche una ricchissima collezione di carte geografiche della Sicilia, interessante racconto della rappresentazione dell’Isola dal Cinquecento all’Ottocento.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
A pochi passi dalla Cattedrale, nel cuore del centro storico di Ragusa, ha sede il museo che custodisce la memoria della comunità locale e della sua devozione a San Giovanni Battista.
Nell'itinerario "Il tesoro di San Giovanni in sette sale ricche di opere" si potranno ammirare opere d’arte provenienti dalle collezioni parrocchiali, in molti casi sopravvissute al terremoto del 1693.
Il percorso della visita si snoda attraverso preziose suppellettili religiose, le più antiche delle quali risalgono al 14esimo secolo, oggetti legati al culto del santo come l’"Arca Sacra", lo splendido reliquiario settecentesco che custodisce un dente, paramenti, sculture e tele di età barocca e neoclassica.
C’è anche una ricchissima collezione di carte geografiche della Sicilia, interessante racconto della rappresentazione dell’Isola dal Cinquecento all’Ottocento.
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