In memoria delle vittime nelle miniere: Caltanissetta ricorda vittime di Gessolungo
Nella Giornata in memoria delle vittime nelle miniere, istituita nel giorno che rievoca la tragedia alla miniera di Gessolungo, la città di Caltanissetta ha organizzato diverse iniziative che riportano alla luce il ricordo di un passato vergognoso e, in quanto tale, ancora doloroso.
Il 12 novembre 1881 è una data importante da ricordare a Caltanissetta: una tragedia con 65 minatori morti, 19 dei quali erano bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 16 anni.
I "Carusi", alcuni rimasti senza nome nella lapide commemorativa che si trova nel cimitero a loro dedicato, che hanno concluso la loro breve vita nel silenzio e nel dolore.
Ed è proprio alle 10.30 del 12 novembre che il sindaco Walter Tesauro, il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Bruzzaniti, la Giunta comunale, i consiglieri comunali e i familiari di Mario Zurli, si recano al Cimitero dei Carusi per svelare una targa commemorativa con la nuova intitolazione "Cimitero delle Vittime del dissastro di Gessolungo e dei Carusi senza nome – Mario Zurli" e portare una corona d'alloro in memoria dei piccoli in una cerimonia sobria e accompagnata soltanto dal suono della tromba che intona il "silenzio".
Durante la cerimonia, su richiesta della Mutua Società Cattolica Maria Santissima della Miniera, viene letto il brano "Minatore Picconiere" estratto dal libro "Il sogno negato della libertà. I Fasci siciliani e l'emancipazione dei lavoratori" scritto da Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro.
Al termine della cerimonia, in contrada Juncio Tumminelli, alle 11.30, viene inaugurata a Palazzo Moncada la mostra fotografica di Rosa Salvia, evento accompagnato da una performance degli studenti del liceo coreutico Ruggero Settimo.
Il 12 novembre 1881 è una data importante da ricordare a Caltanissetta: una tragedia con 65 minatori morti, 19 dei quali erano bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 16 anni.
I "Carusi", alcuni rimasti senza nome nella lapide commemorativa che si trova nel cimitero a loro dedicato, che hanno concluso la loro breve vita nel silenzio e nel dolore.
Ed è proprio alle 10.30 del 12 novembre che il sindaco Walter Tesauro, il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Bruzzaniti, la Giunta comunale, i consiglieri comunali e i familiari di Mario Zurli, si recano al Cimitero dei Carusi per svelare una targa commemorativa con la nuova intitolazione "Cimitero delle Vittime del dissastro di Gessolungo e dei Carusi senza nome – Mario Zurli" e portare una corona d'alloro in memoria dei piccoli in una cerimonia sobria e accompagnata soltanto dal suono della tromba che intona il "silenzio".
Durante la cerimonia, su richiesta della Mutua Società Cattolica Maria Santissima della Miniera, viene letto il brano "Minatore Picconiere" estratto dal libro "Il sogno negato della libertà. I Fasci siciliani e l'emancipazione dei lavoratori" scritto da Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro.
Al termine della cerimonia, in contrada Juncio Tumminelli, alle 11.30, viene inaugurata a Palazzo Moncada la mostra fotografica di Rosa Salvia, evento accompagnato da una performance degli studenti del liceo coreutico Ruggero Settimo.
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
38.094 letture 849 condivisioni -
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano
10.647 letture 78 condivisioni -
MOSTRE
Asini volanti e conigli bicolor: gli animali pop di Valentina De Martini a Palazzo Bonocore
905 letture 11 condivisioni














