In mostra a Palermo le fotografie di Lorenzo Pileri contro la violenza sulle donne
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Foto di Lorenzo Pileri per il progetto "No violence"
Richiamare l'attenzione sulla condizione femminile e in particolare sul tema, sempre di estrema attualità, della violenza sulle donne è l'obiettivo della mostra fotografica "No Violence" esposta al CaMus, in via Patania 8 a Palermo.
Un impegno per non far mai sopire la sensibilità su queste problematiche che si è concretizzato nell'accettazione della proposta formulata dalle fotografie di Lorenzo Pileri, con l'installazione di Iolanda Bologna.
Trenta foto di donne, dei numeri, delle sagome immerse nel buio. Il sottile filo che le lega è quello dell'identità. Private di ciò e messe a nudo, questi scatti hanno lo scopo di lasciare sgomento nell'animo dello spettatore.
Lo stesso sgomento di chi sa sulla propria pelle cosa significa violenza. Ma, infine, a tutto ciò fanno da sfondo la forza e il coraggio, gli stessi che le hanno rese libere dall'essere solo un codice o un volto sfocato.
La mostra sarà visitabile fino al 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Un'occasione per riflettere su questa piaga culturale ancora attuale e dolorosa.
Un impegno per non far mai sopire la sensibilità su queste problematiche che si è concretizzato nell'accettazione della proposta formulata dalle fotografie di Lorenzo Pileri, con l'installazione di Iolanda Bologna.
Trenta foto di donne, dei numeri, delle sagome immerse nel buio. Il sottile filo che le lega è quello dell'identità. Private di ciò e messe a nudo, questi scatti hanno lo scopo di lasciare sgomento nell'animo dello spettatore.
Lo stesso sgomento di chi sa sulla propria pelle cosa significa violenza. Ma, infine, a tutto ciò fanno da sfondo la forza e il coraggio, gli stessi che le hanno rese libere dall'essere solo un codice o un volto sfocato.
La mostra sarà visitabile fino al 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Un'occasione per riflettere su questa piaga culturale ancora attuale e dolorosa.
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