L'antico luogo di culto dove era sepolta Santa Oliva: visite alla Chiesa di San Francesco di Paola a Palermo
La chiesa di San Francesco di Paola (interno) a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Cinquecentesca, appena restaurata, la Chiesa di San Francesco di Paola sorge sul luogo dove si trovava anticamente la chiesetta di Santa Oliva.
Qui, secondo la tradizione, sarebbe stata sepolta la compatrona di Palermo, prima di essere “spodestata” da santa Rosalia. E, infatti, la piazza dov’è ubicata la chiesa si chiama proprio Santa Oliva.
I frati dell’ordine dei Minimi, che l’anno scorso hanno celebrato i cinquecento anni della loro presenza a Palermo (il 9 novembre 1518 comincia la storia della comunità voluta da san Francesco di Paola), avevano voluto demolire il piccolo edificio di culto, per costruirne uno nuovo, più grande e di rappresentanza, con tanto di campanile.
E fu edificata questa seconda chiesa, annessa al convento. L’impianto è gotico-catalano, ma poi il cantiere rimase a lungo aperto e il progettista accolse l’influenza dell’arte manierista. L’interno è prevalentemente barocco, ricco di decorazioni e bianchi stucchi.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
Cinquecentesca, appena restaurata, la Chiesa di San Francesco di Paola sorge sul luogo dove si trovava anticamente la chiesetta di Santa Oliva.
Qui, secondo la tradizione, sarebbe stata sepolta la compatrona di Palermo, prima di essere “spodestata” da santa Rosalia. E, infatti, la piazza dov’è ubicata la chiesa si chiama proprio Santa Oliva.
I frati dell’ordine dei Minimi, che l’anno scorso hanno celebrato i cinquecento anni della loro presenza a Palermo (il 9 novembre 1518 comincia la storia della comunità voluta da san Francesco di Paola), avevano voluto demolire il piccolo edificio di culto, per costruirne uno nuovo, più grande e di rappresentanza, con tanto di campanile.
E fu edificata questa seconda chiesa, annessa al convento. L’impianto è gotico-catalano, ma poi il cantiere rimase a lungo aperto e il progettista accolse l’influenza dell’arte manierista. L’interno è prevalentemente barocco, ricco di decorazioni e bianchi stucchi.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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