L’antico Regio Carolino amato da regina e nobili: le visite al Teatro Bellini di Palermo
Il Real Teatro Bellini di Palermo (foto di Vincenzo Russo)
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Il Teatro Bellini, ex Regio Carolino, fu inaugurato nel 1742, dopo la ristrutturazione e l’abbellimento di un precedente teatrino popolare con sedili di legno. Fino alla metà dell’Ottocento era il più importante teatro della città.
Originariamente si chiamava “dei Travaglini”, dal nome di una maschera popolare palermitana. Quando la corte borbonica da Napoli riparò a Palermo, a seguito della rivoluzione del 1799, l’edificio, a pochi metri dalla celebre chiesa della Martorana, venne dedicato alla regina Maria Carolina d’Asburgo Lorena, assidua frequentatrice. Solo nel 1848 fu intitolato al compositore catanese Vincenzo Bellini.
Dal 1907 divenne sede di avanspettacolo, ma nel 1964 fu danneggiato da un grave incendio e abbandonato. Ricostruito, conobbe altre vicissitudini. Oggi, dopo alcuni anni di gestione da parte del Teatro Biondo, è tornato nella disponibilità dei proprietari.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Il Teatro Bellini, ex Regio Carolino, fu inaugurato nel 1742, dopo la ristrutturazione e l’abbellimento di un precedente teatrino popolare con sedili di legno. Fino alla metà dell’Ottocento era il più importante teatro della città.
Originariamente si chiamava “dei Travaglini”, dal nome di una maschera popolare palermitana. Quando la corte borbonica da Napoli riparò a Palermo, a seguito della rivoluzione del 1799, l’edificio, a pochi metri dalla celebre chiesa della Martorana, venne dedicato alla regina Maria Carolina d’Asburgo Lorena, assidua frequentatrice. Solo nel 1848 fu intitolato al compositore catanese Vincenzo Bellini.
Dal 1907 divenne sede di avanspettacolo, ma nel 1964 fu danneggiato da un grave incendio e abbandonato. Ricostruito, conobbe altre vicissitudini. Oggi, dopo alcuni anni di gestione da parte del Teatro Biondo, è tornato nella disponibilità dei proprietari.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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