L'arte di Christoph Meier, Ute Müller e Nicola Pecoraro in mostra a Catania

"Xoxo" (2017), di Nicola Pecoraro (part.)
In occasione del progetto "Grand Tour Contemporaneo", promosso dal Comitato Fondazioni Italiane Arte Contemporanea di cui fa parte anche la Fondazione Brodbeck, lunedì 15 aprile dalle 17 alle 20 verranno inaugurate le mostre personali di Christoph Meier (Vienna, 1980), Ute Müller (Graz, 1978) e Nicola Pecoraro (Roma, 1978) a cura di Gianluca Collica, fruibili su appuntamento fino al 28 luglio in via Gramignani 93 a Catania.
I tre artisti vivono a Vienna condividendo idee e spazi lavorativi. La loro ricerca, pur esprimendosi in modi differenti, si basa su una concezione comune della vita che ha nella condivisione di conoscenza alcuni dei propri elementi essenziali.
Christoph Meier trasforma i suoi allestimenti in piece teatrale dove ogni opera, pur mantenendosi autonoma, dialoga in stretta relazione con le altre, amplificando l’effetto narrativo e perdendo autorialità.
In Ute Müller la superficie dipinta svela i diversi livelli di pittura. Le leggere sculture e/o superfici architettoniche allestite intorno suggeriscono differenti punti di vista che consente allo spettatore di individuare diverse vedute in uno spazio pittorico apparentemente illeggibile.
Nicola Pecoraro propone cicli di opere, disegnate o dipinte, associate a installazioni sonore, realizzando un ambiente dove il suono amplifica le percezione e la capacità narrativa dell'osservatore. Le immagini ritratte rappresentano quanto la sua mente registra ed elabora giornalmente.
I tre artisti vivono a Vienna condividendo idee e spazi lavorativi. La loro ricerca, pur esprimendosi in modi differenti, si basa su una concezione comune della vita che ha nella condivisione di conoscenza alcuni dei propri elementi essenziali.
Christoph Meier trasforma i suoi allestimenti in piece teatrale dove ogni opera, pur mantenendosi autonoma, dialoga in stretta relazione con le altre, amplificando l’effetto narrativo e perdendo autorialità.
In Ute Müller la superficie dipinta svela i diversi livelli di pittura. Le leggere sculture e/o superfici architettoniche allestite intorno suggeriscono differenti punti di vista che consente allo spettatore di individuare diverse vedute in uno spazio pittorico apparentemente illeggibile.
Nicola Pecoraro propone cicli di opere, disegnate o dipinte, associate a installazioni sonore, realizzando un ambiente dove il suono amplifica le percezione e la capacità narrativa dell'osservatore. Le immagini ritratte rappresentano quanto la sua mente registra ed elabora giornalmente.
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