L’hangar, il bunker ritrovato e il battesimo del volo sul Piper: visite guidate all'Areoporto di Boccadifalco

L'Aeroporto di Boccadifalco a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
L'Aeroporto di Boccadifalco è uno degli aeroporti più antichi d’Italia, costruito grazie al forte interesse dei Florio e al sostegno di Italo Balbo, allora ministro dell’Aeronautica. Progettato nel 1925, inaugurato nel 1931 con l’atterraggio del primo velivolo sulla terra battuta, segnò il tramonto del trasporto passeggeri su dirigibile e dell’uso del campo di volo della Favorita, da cui si libravano mongolfiere sin dal 1910.
Molto attivo come base aerea durante la Seconda Guerra mondiale, smilitarizzato nel 2009, oggi è di proprietà dell’Enac, e ospita reparti di polizia, carabinieri, guardia di finanza, oltre che il Soccorso alpino, la base operativa del 118, e l’Aeroclub con il suo splendido hangar storico.
Si visiterà per la prima volta il rifugio antiaereo appena scoperto e portato alla luce. Per i più audaci c’è pure il battesimo del volo sul Piper, in programma ogni venerdì, sabato e domenica alle 10, alle 11 e alle 12 (solo su prenotazione al costo di 25 euro).
La visita ha una durata di 45 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
L'Aeroporto di Boccadifalco è uno degli aeroporti più antichi d’Italia, costruito grazie al forte interesse dei Florio e al sostegno di Italo Balbo, allora ministro dell’Aeronautica. Progettato nel 1925, inaugurato nel 1931 con l’atterraggio del primo velivolo sulla terra battuta, segnò il tramonto del trasporto passeggeri su dirigibile e dell’uso del campo di volo della Favorita, da cui si libravano mongolfiere sin dal 1910.
Molto attivo come base aerea durante la Seconda Guerra mondiale, smilitarizzato nel 2009, oggi è di proprietà dell’Enac, e ospita reparti di polizia, carabinieri, guardia di finanza, oltre che il Soccorso alpino, la base operativa del 118, e l’Aeroclub con il suo splendido hangar storico.
Si visiterà per la prima volta il rifugio antiaereo appena scoperto e portato alla luce. Per i più audaci c’è pure il battesimo del volo sul Piper, in programma ogni venerdì, sabato e domenica alle 10, alle 11 e alle 12 (solo su prenotazione al costo di 25 euro).
La visita ha una durata di 45 minuti e non è accessibile ai disabili.
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