"L'ultimo Rais di Favignana": alla Libreria del Mare di Palermo la presentazione del libro
Viene presentato sabato 28 settembre alle 18.30 nei locali della Libreria del Mare di Palermo il libro di Massimiliano Scudeletti dal titolo "L'ultimo Rais di Favignana. Aiace alla spiaggia". A dialogare con l'autore il giornalista Daniele Ienna e lo storico Rosario Lentini.
Il libro racconta la storia di Gioacchino Cataldo, rais della tonnara di Favignana. Una vita difficile da raccontare. Cerchi l’uomo e ti imbatti nel mito: lo sciamano del mare, il pescatore di tonni che ha avuto molti nomi come Nettuno, Il Lungo e poi è stato chiamato solo con il più nobile di tutti nel Mediterraneo: rais sulla terra e sul mare.
Scegli il mito e trovi il ragazzino che sfugge al destino di cavatore di tufo ed entra a quattordici anni allo stabilimento Florio per pestare le viscere dei tonni. Il ragazzo che dopo il militare al Nord fugge da una Favignana opprimente per emigrare in Germania. E ancora l’uomo che ritorna per essere quello che aveva sempre voluto essere: un tonnaroto.
Poi le storie si mescolano: il sogno si avvera, diventa rais, custode di una tradizione ancestrale, ma proprio mentre le tonnare di tutta Italia stanno chiudendo. E allora si trasforma in un ambasciatore mediatico di quella ritualità e lotta con tutto se stesso perché la tonnara continui a essere calata e la tradizione continui a vivere.
Nel 2006, viene iscritto nel Registro Eredità Immateriali secondo i protocolli Unesco come “Tesoro umano vivente”, ma l’anno successivo alla sua consacrazione perde la sua guerra: la tonnara chiude. E allora questa non è una biografia, ma il racconto di un inseguimento tra l’autore e il protagonista che termina tra luci e ombre in una spiaggia siciliana dove si aggira un moderno Aiace.
Il libro racconta la storia di Gioacchino Cataldo, rais della tonnara di Favignana. Una vita difficile da raccontare. Cerchi l’uomo e ti imbatti nel mito: lo sciamano del mare, il pescatore di tonni che ha avuto molti nomi come Nettuno, Il Lungo e poi è stato chiamato solo con il più nobile di tutti nel Mediterraneo: rais sulla terra e sul mare.
Scegli il mito e trovi il ragazzino che sfugge al destino di cavatore di tufo ed entra a quattordici anni allo stabilimento Florio per pestare le viscere dei tonni. Il ragazzo che dopo il militare al Nord fugge da una Favignana opprimente per emigrare in Germania. E ancora l’uomo che ritorna per essere quello che aveva sempre voluto essere: un tonnaroto.
Poi le storie si mescolano: il sogno si avvera, diventa rais, custode di una tradizione ancestrale, ma proprio mentre le tonnare di tutta Italia stanno chiudendo. E allora si trasforma in un ambasciatore mediatico di quella ritualità e lotta con tutto se stesso perché la tonnara continui a essere calata e la tradizione continui a vivere.
Nel 2006, viene iscritto nel Registro Eredità Immateriali secondo i protocolli Unesco come “Tesoro umano vivente”, ma l’anno successivo alla sua consacrazione perde la sua guerra: la tonnara chiude. E allora questa non è una biografia, ma il racconto di un inseguimento tra l’autore e il protagonista che termina tra luci e ombre in una spiaggia siciliana dove si aggira un moderno Aiace.
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
38.001 letture 879 condivisioni -
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano
10.620 letture 110 condivisioni -
TEATRO E CABARET
Al Teatro Sant'Eugenio di Palermo è ancora estate: in scena "Pidocchi in Vacanza"
2.641 letture 50 condivisioni














