"La carovana volante" di Gigi Borruso: al Teatro Massimo un viaggio fantastico alla scoperta di Rossini

"La carovana volante" (foto di Franco Lannino)
Un viaggio fantastico alla scoperta di Rossini con la regia di Gigi Borruso: nella Sala Grande del Teatro Massimo di Palermo va in scena "La carovana volante: in viaggio con Rossini e la Compagnia de' Pazzarelli" sabato 15 e domenica 16 dicembre.
In scena le splendide musiche di Gioachino Rossini insieme alle composizioni originali e le trascrizioni di Giovanni D’Aquila, su soggetto e libretto di Gigi Borruso, che ne cura anche la regia. Le scene sono di Roberto Lo Sciuto mentre i costumi sono di Valentina Console (assistita da Maria Garito e Sabrina Lanciotto), le luci di Salvatore Spataro.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo sono diretti da Daniele Malinverno con il Maestro del Coro Piero Monti. In scena il mezzosoprano Alessia Sparacio, il baritono Giuseppe Toia, il basso Giuseppe Esposito e gli attori Gigi Borruso (Arturo), Stefania Blandeburgo (Adelina) e Dario Frasca (Gualpierino).
In un tempo indefinito, in un paese immaginario, in un teatro in apparente disarmo, minacciato dal malvagio Farlocco Maldigesto, la Compagnia de’ Pazzarelli è impegnata a tener vivo l’amore per la musica e il teatro.
Arturo Pazzarelli, capocomico un po’ eccentrico e trasognato, la prima attrice Adelina, dai modi seducenti e scaltri, il giovane Gualpierino, acrobata tuttofare rimasto muto per vicende misteriose, un piccolo drappello di cantanti e il Coro e l’Orchestra del Teatro Massimo salperanno per un viaggio immaginario che li porterà a insinuarsi nelle opere di Rossini.
Su una strana macchina del tempo, un po’ vascello, un po’ macchina volante, i nostri eroi sbarcheranno in tre diversi luoghi fantastici: a Siviglia per scoprire gli intrighi del famoso barbiere; nel castello di don Magnifico, dove la giovane Angelina-Cenerentola patisce le angherie di un patrigno egoista; e infine nel XIV secolo fra le vette innevate delle Alpi, dove un piccolo popolo, sotto la guida di Guglielmo Tell, combatte contro uno spietato invasore.
In scena le splendide musiche di Gioachino Rossini insieme alle composizioni originali e le trascrizioni di Giovanni D’Aquila, su soggetto e libretto di Gigi Borruso, che ne cura anche la regia. Le scene sono di Roberto Lo Sciuto mentre i costumi sono di Valentina Console (assistita da Maria Garito e Sabrina Lanciotto), le luci di Salvatore Spataro.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo sono diretti da Daniele Malinverno con il Maestro del Coro Piero Monti. In scena il mezzosoprano Alessia Sparacio, il baritono Giuseppe Toia, il basso Giuseppe Esposito e gli attori Gigi Borruso (Arturo), Stefania Blandeburgo (Adelina) e Dario Frasca (Gualpierino).
In un tempo indefinito, in un paese immaginario, in un teatro in apparente disarmo, minacciato dal malvagio Farlocco Maldigesto, la Compagnia de’ Pazzarelli è impegnata a tener vivo l’amore per la musica e il teatro.
Arturo Pazzarelli, capocomico un po’ eccentrico e trasognato, la prima attrice Adelina, dai modi seducenti e scaltri, il giovane Gualpierino, acrobata tuttofare rimasto muto per vicende misteriose, un piccolo drappello di cantanti e il Coro e l’Orchestra del Teatro Massimo salperanno per un viaggio immaginario che li porterà a insinuarsi nelle opere di Rossini.
Su una strana macchina del tempo, un po’ vascello, un po’ macchina volante, i nostri eroi sbarcheranno in tre diversi luoghi fantastici: a Siviglia per scoprire gli intrighi del famoso barbiere; nel castello di don Magnifico, dove la giovane Angelina-Cenerentola patisce le angherie di un patrigno egoista; e infine nel XIV secolo fra le vette innevate delle Alpi, dove un piccolo popolo, sotto la guida di Guglielmo Tell, combatte contro uno spietato invasore.
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