La critica sociale, il Novecento e il post-comunismo: Boris Mikhailov incontra il pubblico alla Gam
Uno scatto di Boris Mikhailov
L'artista ucraino e documentarista sociale Boris Mikhailov, uno tra i maggiori fotografi viventi, è protagonista della prima conferenza organizzata dalla casa editrice 89books che con l’autore inaugura anche il suo progetto di residenza d’artista.
Per la prima volta a Palermo, ospite alla Galleria d’Arte Moderna, Mikhailov racconta il suo lavoro fotografico sabato 19 gennaio alle 17.
Nato in Ucraina, Boris Mikhailov è testimone dei cambiamenti avvenuti nel suo Paese fin dagli anni Settanta del Novecento ed è conosciuto soprattutto per la sua dissezione meticolosa e spietata della quotidianità della realtà Sovietica e post-Sovietica, racchiusa in opere come "Unfinished Diessertation" e "Case History".
Con il passare degli anni Mikhailov ha sviluppato il suo personale approccio alla fotografia, ricevendo i prestigiosi premi Hasselblad e Spectrum per il suo contributo alla fotografia.
Ha esposto al MoMa di New York, alla Tate Modern di Londra, al Museo Stedelijk di Amsterdam e al Museo Madre di Napoli.
La sua opera combina arte concettuale e fotografia documentaria ed esprime forti contenuti di critica sociale.
Pone al centro della sua ricerca il post-comunismo, la frammentazione sociale seguita alla caduta del blocco sovietico, l'emarginazione, la povertà, l'identità e lo sradicamento.
Il fotografo parlerà del suo metodo e dei suoi molteplici approcci al medium fotografico, dalle prime pubblicazioni a quelle più recenti, fino alla sua residenza a Palermo il cui lavoro confluirà in un volume edito da 89books che verrà presentato in primavera insieme ai titoli del primo catalogo 89books “Spring Summer 2019”. Seguirà una sessione di Q&A.
Per la prima volta a Palermo, ospite alla Galleria d’Arte Moderna, Mikhailov racconta il suo lavoro fotografico sabato 19 gennaio alle 17.
Nato in Ucraina, Boris Mikhailov è testimone dei cambiamenti avvenuti nel suo Paese fin dagli anni Settanta del Novecento ed è conosciuto soprattutto per la sua dissezione meticolosa e spietata della quotidianità della realtà Sovietica e post-Sovietica, racchiusa in opere come "Unfinished Diessertation" e "Case History".
Con il passare degli anni Mikhailov ha sviluppato il suo personale approccio alla fotografia, ricevendo i prestigiosi premi Hasselblad e Spectrum per il suo contributo alla fotografia.
Ha esposto al MoMa di New York, alla Tate Modern di Londra, al Museo Stedelijk di Amsterdam e al Museo Madre di Napoli.
La sua opera combina arte concettuale e fotografia documentaria ed esprime forti contenuti di critica sociale.
Pone al centro della sua ricerca il post-comunismo, la frammentazione sociale seguita alla caduta del blocco sovietico, l'emarginazione, la povertà, l'identità e lo sradicamento.
Il fotografo parlerà del suo metodo e dei suoi molteplici approcci al medium fotografico, dalle prime pubblicazioni a quelle più recenti, fino alla sua residenza a Palermo il cui lavoro confluirà in un volume edito da 89books che verrà presentato in primavera insieme ai titoli del primo catalogo 89books “Spring Summer 2019”. Seguirà una sessione di Q&A.
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