La Palermo dei Florio rivive nelle canzoni siciliane: il concerto all'ex Circolo degli Ufficiali
Domenica 13 novembre gli ampi saloni del Circolo Unificato ospitano un concerto dedicato alle canzoni siciliane composte ed eseguite nella Palermo dei Florio: Maria Elisabetta Trupiano (voce), Maurizio Maiorana (voce e chitarra, letture), Matteo Bobbio (chitarra) e Riccardo Lo Coco (mandolino) faranno rivivere musiche e momenti di questo genere urbano dimenticato che una recente ricerca ha riportato in luce ("La canzone siciliana a Palermo. Un’identità perduta").
Del tutto scomparsa dalla memoria cittadina, la canzone siciliana nasce nei salotti di primo Ottocento dal culto per la poesia dell’abate Meli e cresce grazie ai concorsi organizzati in onore di Santa Rosalia sul modello napoletano di Piedigrotta, prima in occasione dell’acchianata del 4 settembre e poi per il Festino di luglio: a partire dal 1894, per almeno tre decenni, la canzone attraversa così la città con corredo di carri caratteristici, mandolini e chitarre, assumendo i connotati di un fenomeno di costume e mantenendo allo stesso tempo la sua presenza nei salotti con un ricco repertorio per voce e pianoforte fornito dai musicisti più vicini agli ambienti aristocratici.
L’esecuzione sarà accompagnata da letture di resoconti e commenti tratti dai giornali del tempo per meglio restituire la memoria di questo pezzo perduto d’identità cittadina. Inizio ore 18,
Del tutto scomparsa dalla memoria cittadina, la canzone siciliana nasce nei salotti di primo Ottocento dal culto per la poesia dell’abate Meli e cresce grazie ai concorsi organizzati in onore di Santa Rosalia sul modello napoletano di Piedigrotta, prima in occasione dell’acchianata del 4 settembre e poi per il Festino di luglio: a partire dal 1894, per almeno tre decenni, la canzone attraversa così la città con corredo di carri caratteristici, mandolini e chitarre, assumendo i connotati di un fenomeno di costume e mantenendo allo stesso tempo la sua presenza nei salotti con un ricco repertorio per voce e pianoforte fornito dai musicisti più vicini agli ambienti aristocratici.
L’esecuzione sarà accompagnata da letture di resoconti e commenti tratti dai giornali del tempo per meglio restituire la memoria di questo pezzo perduto d’identità cittadina. Inizio ore 18,
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