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"La rondine": in scena in prima nazionale lo spettacolo di Guillem Clua

Una denuncia e un appello: contro l’omofobia e l’intolleranza di ogni genere, contro quell’odio cieco che fa strage di innocenti. È la prima “stazione” di Altrove, la rassegna itinerante di nuova drammaturgia promossa dal Teatro Stabile di Catania: un ciclo di cinque spettacoli nei luoghi storici della città, che s’inaugura con una prestigiosa prima nazionale de "La rondine" di Guillem Clua, ispirata appunto all’attacco terrorista consumato nel Bar Pulse di Orlando, in Florida.

Clua, autore tra i più innovativi e interessanti della scena internazionale, va oltre il folle attentato in cui, nel giugno del 2016, morirono 49 omosessuali, uccisi semplicemente perché si trovavano nel locale, notoriamente frequentato da avventori gay. Nel dramma, il cui sottotitolo è “La canzone di Marta”, risuonano infatti anche le tragedie del Bataclán di Parigi, del lungomare di Nizza, delle Ramblas di Barcellona. In qualche modo, si legge nelle note al testo, “tutti siamo noi, perché davanti ad un attacco indiscriminato tutti siamo vittime, e tutti ci troviamo allo stesso bivio: odio o amore. Il nostro mondo dipenderà dalla direzione che prenderemo”.

Ad ospitare quest’opera di struggente intensità sarà il Coro di notte del Monastero dei Benedettini (dal 26 al 29 aprile e dal 4 al 6 maggio); nella secolare architettura barocca la potente scrittura del drammaturgo catalano rivivrà nella traduzione di Martina Vannucci e nell’adattamento di Pino Tierno, per la regia di Francesco Randazzo. I colpi di scena incalzano nel duetto tra un’interprete di prima grandezza come Lucia Sardo e Luigi Tabita, tra gli attori più interessanti della sua generazione. Le musiche sono di Massimiliano Pace, i costumi Riccardo di Cappello, le luci di Salvo Orlando. 

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