Le fotografie di quattro autori accomunate da un unico tema determinante, il bianco e il nero

Foto di Salvo Cristaudo per il progetto "Bianchi e Neri" (part.)
Ognuno di loro ha selezionato, dalla propria produzione, un numero di stampe sufficienti a individuare i generi e i soggetti preferiti, nell'intento di esprimere il proprio modo di osservare il mondo circostante. La scelta comune è stata quella di collegare il progetto espositivo attraverso una metodologia aggregante costituita dal bianco e nero.
Gregorio Bertolini, ha combinato i versi di una sua poesia e i paesaggi non convenzionali del mare, della costa e dell'antistante isolotto di Isola delle Femmine, riuscendo a creare atmosfere misteriose ma capaci di comunicare calma e tranquillità.
L'obiettivo di Toti Clemente, invece, ha scrutato attraverso spazi, ringhiere e varie aperture rivelando agli osservatori una realtà parallela solo apparentemente uguale a quella che osserverebbe da un punto di vista quasi indiscreto.
Le immagini esposte da Salvo Cristaudo esplorano un universo abitato dalle ombre più o meno marcate, ma sempre evidenti su vari tipi di superfici e trascurano deliberatamente i corpi che le proiettano.
Infine "Il rito della Luce", durante il quale Vincenzo Montalbano ha realizzato un garbato reportage, pieno di simboli sottili e di intensi significati. Una manifestazione inconsueta, celebrata in occasione del solstizio d’estate presso la Piramide di Motta d'Affermo ed ispirata agli antichi culti pagani.
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