"Le pitture, la cappella, le finestre": visite alle architetture gotiche dell'ex Convento del Carmine di Modica

Il Museo delle Tradizioni ospitato all'interno dell'ex Convento del Carmine di Modica
Cattedrali barocche e piccole chiese nascoste, circoli e palazzi nobiliari, musei, giardini e persino un piccolo teatro: "Le Vie dei Tesori" debuttano a Ragusa, Modica e Scicli con tre weekend alla scoperta dei gioielli del Val di Noto in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Nascosti dietro una eclettica facciata neorinascimentale, si celano i resti di uno dei più interessanti edifici medievali di Modica: è l'ex Convento del Carmine, fondato alla fine del Duecento dai monaci carmelitani con la chiesa annessa, protagonista dell'itinerario "Le pitture, la cappella, le finestre. Rivive l'architettura gotica".
I restauri recenti hanno portato alla luce le antiche strutture dell’edificio, risalenti al 14esimo e al 15esimo secolo, occultate dalle trasformazioni successive: le pitture, le monofore e gli altri elementi architettonici del complesso originario superstiti, così come la cappella medievale, rappresentano una rara testimonianza dello stile gotico ibleo.
Il complesso, sino a pochi anni fa sede del comando dei Carabinieri, è stato recuperato e oggi destinato a ospitare il Museo delle Tradizioni, con una collezione di "arnesi di una volta" che rievocano la quotidianità dei mestieri di un passato neanche troppo lontano.
La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
Nascosti dietro una eclettica facciata neorinascimentale, si celano i resti di uno dei più interessanti edifici medievali di Modica: è l'ex Convento del Carmine, fondato alla fine del Duecento dai monaci carmelitani con la chiesa annessa, protagonista dell'itinerario "Le pitture, la cappella, le finestre. Rivive l'architettura gotica".
I restauri recenti hanno portato alla luce le antiche strutture dell’edificio, risalenti al 14esimo e al 15esimo secolo, occultate dalle trasformazioni successive: le pitture, le monofore e gli altri elementi architettonici del complesso originario superstiti, così come la cappella medievale, rappresentano una rara testimonianza dello stile gotico ibleo.
Il complesso, sino a pochi anni fa sede del comando dei Carabinieri, è stato recuperato e oggi destinato a ospitare il Museo delle Tradizioni, con una collezione di "arnesi di una volta" che rievocano la quotidianità dei mestieri di un passato neanche troppo lontano.
La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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