Le "Sorelle Materassi" tra sentimenti e inganni: lo spettacolo sul romanzo di Aldo Palazzeschi al Biondo

Le attrici Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati ne "Le Sorelle Materassi) al Teatro Biondo di Palermo
Considerato il capolavoro di Aldo Palazzeschi, il romanzo "Sorelle Materassi" è un vero e proprio concentrato di sentimenti, che arriva in forma di piece teatrale al Teatro Biondo di Palermo dal primo al 10 febbraio.
Inquadrato all'interno della stagione artistica "[De]generazioni" (leggi l'articolo di approfondimento), lo spettacolo è prodotto da Gitiesse Artisti Riuniti ed è diretto da Geppy Gleijeses. Conta inoltre sulle musiche di Mario Incudine e sulla presenza di Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati.
Ambientato nei primi anni del XX secolo, nel sobborgo di Firenze Coverciano, lo spettacolo narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse – Teresa, Carolina e Giselda – sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito.
Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e passano le giornate cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all’isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento.
Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe, che tranquillamente invecchia insieme alle padrone. Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona.
Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne, i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali.
Istintivamente, Remo si rende conto di essere l’oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci, fino a quando la situazione precipita.
Inquadrato all'interno della stagione artistica "[De]generazioni" (leggi l'articolo di approfondimento), lo spettacolo è prodotto da Gitiesse Artisti Riuniti ed è diretto da Geppy Gleijeses. Conta inoltre sulle musiche di Mario Incudine e sulla presenza di Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati.
Ambientato nei primi anni del XX secolo, nel sobborgo di Firenze Coverciano, lo spettacolo narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse – Teresa, Carolina e Giselda – sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito.
Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e passano le giornate cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all’isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento.
Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe, che tranquillamente invecchia insieme alle padrone. Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona.
Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne, i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali.
Istintivamente, Remo si rende conto di essere l’oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci, fino a quando la situazione precipita.
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