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Degenerazioni contemporanee e la magia del circo: la nuova Stagione del Biondo

Generazioni a confronto ma anche degenerazioni: alterazioni e degradazioni, la Stagione 2018/19 del Teatro Biondo di Palermo parla di scontri e contaminazioni

Balarm
La redazione
  • 1 giugno 2018

Valentino Picone e Salvo Ficarra ne "Le Rane"

Generazioni a confronto: padri e figli, maestri e allievi, esperienze che si trasmettono e che si trasformano. Ma anche degenerazioni, ossia alterazioni e degradazioni: di simboli, di valori, di utopie: la Stagione del Teatro Biondo di Palermo parte il 24 ottobre 2018 e si conclude il 14 aprile 2019.

[De]generazioni: questo il filo rosso che lega i dodici spettacoli in programma in Sala Grande, di cui cinque tra produzioni e coproduzioni, e i 14 in Sala Strehler, sette dei quali prodotti dal Biondo, che nella diversità di generi e linguaggi, dalla commedia al teatro musicale, dal dramma al teatro di narrazione, affrontano temi e questioni dei nostri giorni.

La generazione di sognatori, come quella di chi ha fatto il Sessantotto, è il cuore dell'indagine e delle riflessioni nel cinquantesimo anniversario da quella data storica: 1968 contro e incontro al 2018, nella lettura di confronti e di scontri generazionali, mettono in scena le questioni scottanti dei nostri giorni o del nostro recente passato, ragionano su utopie e tradimenti, sviscerano i controversi legami familiari, le paure, i desideri inappagati.
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Si parte il 24 ottobre con un nuovo allestimento de "Le rane" di Aristofane, interpretato da Ficarra e Picone e diretto da Giorgio Barberio Corsetti e con il "Faust ovvero Arricogghiti u filu" di Vincenzo Pirrotta tratto da "La tragica storia del Dottor Faust" di Cristopher Marlowe: Pirrotta trasporta ai giorni nostri il mito dell’uomo assetato di scienza e bellezza ma anche di successo, che vende l’anima al diavolo: «Nella mia trasposizione – spiega Pirrotta – sono preponderanti due aspetti che ritroviamo in Marlowe: l’incessante colluttazione con la propria coscienza (l’angelo buono e l’angelo cattivo) e l’incontro con i vizi capitali».

Dal 16 novembre si prosegue con "L’abisso", che Davide Enia scrive e interpreta attingendo ai suoi "Appunti per un naufragio" (Premio Mondello 2018), un’esperienza indicibile: lo spaesamento, il dolore e la rabbia che affiorano dinanzi alla grande tragedia contemporanea degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo.

A seguire, il 7 dicembre, si alzerà il sipario su una nuova impegnativa produzione palermitana: "La tempesta" di William Shakespeare nell’inedito adattamento di Roberto Andò e Nadia Fusini, con un cast eccezionale di attori e attrici affermati sia al cinema che al teatro.

Il nuovo anno si apre con un’altra novità: "Chi Vive Giace" di Roberto Alajmo, (dal 18 gennaio) interpretata da Roberta Caronia, David Coco, Roberto Nobile, Lucia Sardo e Claudio Zappalà: in un contesto che sin dall’inizio ha i contorni allucinati di un certo realismo metafisico tipicamente siciliano, Alajmo ha impaginato un dramma dei vivi e dei morti, nel quale l’ironia, che sconfina nello humour nero, ha la funzione catartica di governare l’ordine delle cose invertendo il senso del vecchio adagio: “Chi muore giace, chi vive si dà pace”.

Dal primo febbraio tre straordinarie interpreti, Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati, incarneranno le Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi con le musiche originali di Mario Incudine e a seguire, dal 22 febbraio "Spettri di Ibsen" per la regia di Walter Pagliaro, con Micaela Esdra.

Il grande Eduardo De Filippo con una delle commedie più amate, "Questi Fantasmi!" nell’allestimento della Compagnia di Luca De Filippo è di scena dall’8 marzo per la regia di Marco Tullio Giordana.

Dal 20 marzo "Slava’s Snowshow", considerato un classico del teatro del XX secolo visto in decine di Paesi, rinnova la tradizione clownesca arricchendola con invenzioni teatrali sorprendenti. Uno spettacolo emozionante, poetico, coinvolgente, che riesce a incantare adulti e bambini.

Dal 2 aprile sarà la volta della storia comica e violenta "456", scritto e diretto da Mattia Torre, noto per essere tra gli autori e registi della popolare serie tv "Boris".

Un gradito ritorno sul palco è quello dell’irresistibile coppia Rezza-Mastrella, che dal 9 aprile proporrà "Fotofinish" mentre Eros Pagni sarà il protagonista, dal 26 aprile di "Sei personaggi in cerca d’autore" di Pirandello nell’originale messa in scena di Luca De Fusco.

Il cartellone della Sala Grande si chiuderà con un evento eccezionale: il "Don Giovanni" di Mozart secondo l’Orchestra multietnica di Piazza Vittorio, con la guest star Petra Magoni nel ruolo del protagonista. Diretto da Andrea Renzi e Mario Tronco, lo spettacolo reinterpreta fantasiosamente la partitura mozartiana, calandola in una specie di Cotton Club anni Venti.

Il programma della Sala Strehler è dedicato alle nuove scritture siciliane e ad alcuni tra i più interessanti autori del nuovo teatro italiano ed europeo, che propongono storie e questioni legate alla nostra recente storia.

L’inaugurazione è affidata appunto al "Faust" e a seguire, Salvatore Arena sarà interprete di un testo che firma insieme a Massimo Barilla: "Come un granello di sabbia", che narra l’incredibile storia di Giuseppe Gulotta, un giovane muratore trapanese ingiustamente accusato dell’uccisione di due carabinieri.

Un altro capitolo oscuro della storia più recente è quello che riguarda la misteriosa morte in carcere di alcuni membri della banda Baader-Meinhof. Lo racconterà sul palcoscenico della Sala Strehler l’attrice Silvia Ajelli, autrice e interprete de "Le stanze di Ulrike".

Elisabetta Pozzi sarà la protagonista di "Una bestia sulla luna" di Richard Kalinoski e torna al Biondo Mario Perrotta con la sua "Odissea, uno spettacolo d’arte varia” che trasforma il racconto di Omero in una specie di avanspettacolo.

Il 15 gennaio sarà la volta de "L’arte del teatro" di Pascal Rambert, considerato uno più innovativi autori e registi della nuova scena europea e poi il palermitano Domenico Bravo è autore e regista di "Oscillazioni", interpretato da Viviana Lombardo e Rosaria Pandolfo.

Sempre dal fertile terreno di coltura palermitano nasce Il giardino della memoria di Martino Lo Cascio, che rievoca uno dei più efferati delitti mafiosi degli ultimi decenni: il rapimento del tredicenne Giuseppe Di Matteo e il suo assassinio, due anni dopo, l’11 gennaio 1996.

Altro scrittore di talento della nuova drammaturgia siciliana è Rosario Palazzolo, che insieme a Salvatore Nocera interpreterà il suo nuovo testo, "L’ammazzatore", per la regia di Giuseppe Cutino.

Roberta Caronia, diretta da Valter Malosti, sarà la protagonista di "Ifigenia" in Cardiff di Gary Owen e poi cè Franco Scaldati, del quale Enzo Vetrano e Stefano Randisi proporranno "Ombre folli".

Lucia Sardo e Luigi Tabita interpreteranno "La rondine", un testo di Guillem Clua messo in scena da Francesco Randazzo e ispirato all’attacco terroristico al Bar Pulse di Orlando nel giugno del 2016. Torna Tindaro Granata con "Antropolaroid", nel quale racconta la sua storia, le vicende drammatiche e avventurose che hanno determinato la sua nascita e la sua vocazione teatrale e infine, il Biondo metterà in cantiere la produzione di un nuovo testo di Roberto Cavosi, "La colpa di Otello".

I prezzi degli abbonamenti vanno da 210 a 35 euro con suddivisione in tipologie che consentono di accedere a tutti o solo ad alcuni spettacoli. I prezzi dei singoli biglietti, invece, vanno da 32 a 11 euro.

Per maggiori informazioni è possibile, a partire dal 2 ottobre, recarsi alla biglietteria in via Roma 248 a Palermo, aperta da martedì a sabato dalle 9 alle 13, chiamare il botteghino al numero 091.7434341 o consultare la pagina web della biglietteria.
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