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Incontro con Roberto Recchioni: Dylan Dog tra presente e futuro

  • "Sciacca Film Fest"
  • Multisala Badia Grande - Sala dei Palchi - Sciacca (Ag)
  • 12 settembre 2015 (evento concluso)
  • 20:30
  • Ingresso gratuito
Balarm
La redazione

In occasione dello "Sciacca Film Fest" sarà visitabile, per l'intera durata del festival da venerdì 11 a giovedì 17 settembre, una mostra dedicata a Dylan Dog con sedici tavole riprodotte. Lo "Sciacca Film Fest" ha dedicato all'indagatore dell'incubo un'apposita sezione, e non poteva mancare la presenza di Roberto Recchioni, responsabile della nuova testata della Bonelli Editore.

Nato a Roma il 13 gennaio 1974, sceneggiatore e disegnatore, Roberto Recchioni è attivo nell’ambito fumettistico professionale dal 1993, esordendo sulla serie Dark Side (da lui creata), edita da BDPress. Per l'occasione converserà con Domenico Catatagno.

Recchioni è tra i soci fondatori della casa editrice indipendente Factory; ha collaborato con StarShop, Comic Art, Rizzoli, Magic Press, Mondadori ed è il creatore (insieme a Lorenzo Bartoli) di "John Doe", "Detective Dante" di e per l’Eura e di  "David Murphy: 911 Comics" per Panini Comics.

Per l’Astorina ha sceneggiato numerose storie di "Diabolik". Ha realizzato i libri a fumetti "Battaglia - le Guerre di Pietro", "Ucciderò ANCORA", "Billy the Kid", "Ammazzatine"e "Asso".

Dal 2007 è entrato a far parte dello staff degli sceneggiatori di Dylan Dog di cui oggi, insieme a Franco Busatta, èd curatore della nuova testata.Insieme a Emiliano Mammucari, è inoltre il creatore di "Orfani", la prima collana mensile a colori pubblicata da Sergio Bonelli Editore.

Dal 27 Settembre 2014 ha preso il via il nuovo corso di Dylan Dog, e "Spazio Profondo", il primo albo eccezionalmente a colori, è stato scritto proprio da Recchioni per i disegni di Nicola Mari e con i colori di Lorenzo De Felici.

L’intenzione di editore e nuovi autori è quella di rilanciare e al contempo rinnovare il personaggio creato da Tiziano Sclavi con un progetto a trecentosessanta gradi che ha coinvolto redazionalmente nella sua stesura, non solo il “papà” dell’inquilino di Craven Road, ma anche Recchioni e Franco Busatta.

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