"Lucrezia" al Teatro Atlante: Franco Scaldati nel nuovo adattamento con Egle Mazzamuto
Franco Scaldati - foto di Pietro Motisi
La rassegna "Semi nel Vento" del Teatro Atlante si apre con un omaggio a Franco Scaldati, il grande drammaturgo palermitano nel decennale della sua scomparsa.
"Lucrezia" è lo spettacolo che racconta di questo personaggio nato dalla fantasia di Franco Scaldati, ispirato alle donne che storicamente abitavano la zona del porto della Palermo del dopoguerra e che, accogliendo i militari nelle loro alcove di cartone, muovevano l'economia del paese.
Lo spettacolo, che ha debuttato nel 2010 con lo stesso Scaldati in scena, torna sul palco domenica 17 dicembre alle 21.00.
Sul palco Egle Mazzamuto, attrice, cantante e storica collaboratrice alla direzione artistica della compagnia di Franco Scaldati dal 2004 fino alla dipartita del drammaturgo, che in questa occasione presenta un nuovo adattamento dell'opera.
Lucrezia è la perfetta incarnazione dell’amore incondizionato, di quel corpo abusato e frantumato, come la terra e la lingua palermitana, che trova nel topos della prostituta la sua massima esplicitazione.
In questa opera scaldatiana viene richiesto allo spettatore di abbandonare qualsiasi lettura morale, sociale ed etica del testo, per entrare in un limbo poetico in cui vivi e morti convivono e danzano insieme, in cui la luce della ragione lascia spazio alle ombre della memoria e del sogno.
In una scena fatta di urla e sussurri, animali e fantasmi, giovani e vecchi, emerge una sessualità creatrice di orrori e prodigi, espressione più vivida di quel corpo che, come dice Lucrezia, è "filosofia, arte, religione, aspra poesia...".
Lucrezia è parte di un progetto più ampio dal titolo "Le Femmine di Scaldati - Lucrezia, Stella e Grazia".
"Lucrezia" è lo spettacolo che racconta di questo personaggio nato dalla fantasia di Franco Scaldati, ispirato alle donne che storicamente abitavano la zona del porto della Palermo del dopoguerra e che, accogliendo i militari nelle loro alcove di cartone, muovevano l'economia del paese.
Lo spettacolo, che ha debuttato nel 2010 con lo stesso Scaldati in scena, torna sul palco domenica 17 dicembre alle 21.00.
Sul palco Egle Mazzamuto, attrice, cantante e storica collaboratrice alla direzione artistica della compagnia di Franco Scaldati dal 2004 fino alla dipartita del drammaturgo, che in questa occasione presenta un nuovo adattamento dell'opera.
Lucrezia è la perfetta incarnazione dell’amore incondizionato, di quel corpo abusato e frantumato, come la terra e la lingua palermitana, che trova nel topos della prostituta la sua massima esplicitazione.
In questa opera scaldatiana viene richiesto allo spettatore di abbandonare qualsiasi lettura morale, sociale ed etica del testo, per entrare in un limbo poetico in cui vivi e morti convivono e danzano insieme, in cui la luce della ragione lascia spazio alle ombre della memoria e del sogno.
In una scena fatta di urla e sussurri, animali e fantasmi, giovani e vecchi, emerge una sessualità creatrice di orrori e prodigi, espressione più vivida di quel corpo che, come dice Lucrezia, è "filosofia, arte, religione, aspra poesia...".
Lucrezia è parte di un progetto più ampio dal titolo "Le Femmine di Scaldati - Lucrezia, Stella e Grazia".
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