Mostra personale di Dragan Spasic: 50 opere descrivono la ricerca stilistica dell’artista slavo

"Bambina con bambola", tecnica mista su tela di Dragan Spasic (part.)
"La ricerca continua" è la mostra personale dell'artista Dragan Spasic (Banja Luka, 1982), curata da Sandro Serradifalco e Caterina Randazzo, visibile negli spazi della galleria Effetto Arte in via Ariosto 19 a Palermo, dal 12 al 31 maggio.
La mostra propone al pubblico un'appassionante lettura del lavoro dell'artista slavo, attraverso il percorso stilistico che da oltre trent’anni lo vede protagonista.
«Le opere di Dragan Spasic – osserva Sandro Serradifalco - sono l'elaborazione di un linguaggio ponderato, però trasformato in una nuova espressività grazie allo studio degli impianti compositivi che si avvalgono della scelta di tecniche del tutto contemporanee.
Dalla pirografia all’elaborazione digitale, l’arte di Dragan Spasic è totalmente incentrata sulla continua ricerca. Queste composizioni appaiono permeate di silenzi profondi e di spiritualità autentica, dove è possibile – aggiunge - ritrovare tutto il misticismo e la magia contemplativa di una filosofia di vita e di un’intera civiltà.
Sono le corde più intime dell’anima dell’autore che risuonano qui come un appello alla meditazione e a un atteggiamento di ascolto alla ricerca di una dimensione e di una verità trascendenti, indicando un possibile percorso di rinascita per scoprire i veri significati e l’essenza stessa del vivere».
Spasic è considerato in Serbia uno dei più interessanti pittori del fronte nuovo delle arti. Le sue opere hanno viaggiato nel mondo, fanno parte di importanti collezioni private e sono state prese in esame da valenti critici d’arte come Vittorio Sgarbi, Paolo Levi, Marco Rebuzzi e tanti altri.
La mostra propone al pubblico un'appassionante lettura del lavoro dell'artista slavo, attraverso il percorso stilistico che da oltre trent’anni lo vede protagonista.
«Le opere di Dragan Spasic – osserva Sandro Serradifalco - sono l'elaborazione di un linguaggio ponderato, però trasformato in una nuova espressività grazie allo studio degli impianti compositivi che si avvalgono della scelta di tecniche del tutto contemporanee.
Dalla pirografia all’elaborazione digitale, l’arte di Dragan Spasic è totalmente incentrata sulla continua ricerca. Queste composizioni appaiono permeate di silenzi profondi e di spiritualità autentica, dove è possibile – aggiunge - ritrovare tutto il misticismo e la magia contemplativa di una filosofia di vita e di un’intera civiltà.
Sono le corde più intime dell’anima dell’autore che risuonano qui come un appello alla meditazione e a un atteggiamento di ascolto alla ricerca di una dimensione e di una verità trascendenti, indicando un possibile percorso di rinascita per scoprire i veri significati e l’essenza stessa del vivere».
Spasic è considerato in Serbia uno dei più interessanti pittori del fronte nuovo delle arti. Le sue opere hanno viaggiato nel mondo, fanno parte di importanti collezioni private e sono state prese in esame da valenti critici d’arte come Vittorio Sgarbi, Paolo Levi, Marco Rebuzzi e tanti altri.
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