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"Axis Mundi" di Gandolfo Gabriele David e "Parti di Party" di Alessandro Giglio

  • Dimora OZ - Palermo
  • - Palermo
  • Dal 15 al 17 luglio 2014 (evento concluso)
  • Visitabile dalle ore 10.00 alle 19.00
  • Ingresso libero

Uno spazio, un progetto permanente di arti visuali e performance: è "Dimora Oz", laboratorio interdisciplinare diviso in spazi progettuali nelle stanze di Palazzo Barlotta, dove Roberto Bilotti Ruggi D’aragona e Alessandro Ala hanno messo a disposizione spazi progettuali elaborati dagli artisti.

Contemporaneamente all’apertura al pubblico "Dimora Oz" lancia il primo laboratorio annuale dal titolo "Origini", una serie di mostre e performance che vogliono essere una riflessione sui nodi causali dell’identità soggettiva e collettiva.

Dal 15 al 17 luglio sarà possibile visitare le mostre "Axis Mundi" di Gandolfo Gabriele David e "Parti di Party" di Alessandro Giglio. Partendo dalle suggestioni di antichi riti siciliani (processione del Cristo delle fasce e il ballo della Cordella) e di archetipi architettonici (tee pee indiano e l'omphalos occidentale) Gandolfo Gabriele David realizza una piccola architettura contemplativa capace di raccordate cielo e terra: "Axis mundi".

L’installazione estrinseca una struttura radiale che suggerisce traiettorie formali legate alle proprie origini (il centro, la casa, la comunità) e le forze primordiali della natura. "Axis Mundi" pone l’uomo al proprio centro, ma non come figura preminente: il centro in questo caso rimanda all’uomo come parte del tutto. Il suo abitare la terra è la consapevolezza di essere pari con tutti gli esseri viventi. Partendo proprio da questa riconnessione "Axis Mundi" apre direzioni metafisiche e nuovi ambiti percettivi in cui riscoprire la propria partecipazione alla natura.

Alessandro Giglio crea la sua personale Wunder Kammer in Box, e proprio per contenere e preservare i suoi mirabilia fondamentali ha creato una scatola nera il cui unico accesso e visualizzazione avviene tramite una webcam. In questo caso l’accessorio (monitor, webcam, contenitore) diventa filtro essenziale per una materia delicata, quella di una mappatura personale tramite oggetti feticcio che in qualche modo hanno creato l’origine di una propria mitografia personale.

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