Giappone: un giardino per tutte le stagioni

Nel giardino si compendia mirabilmente l’estetica giapponese che si basa su tre parole chiave: sabi, shibui, wabi, le cui rispettive traduzioni nelle lingue occidentali (‘severo’, ‘modesto’, ‘melanconico’) sono prive delle connotazioni altamente positive che esse posseggono in giapponese. Altri concetti fondamentali sono l’armonia totale (wa) tra uomo, natura e universo, il mutuo rispetto e la venerazione che sono necessari nei rapporti umani, il concetto di umiltà personale (kei) verso tutte le cose, la pulizia e l’ordine (sei) che dovrebbero essere sempre presenti in ciò che ci circonda, nei nostri pensieri e nei nostri rapporti con gli altri. Scopo di tutti questi ideali è coltivare una mente calma in un ambiente sereno e riposante (jaku). L’associazione fra giardino, cerimonia del tè, poesia e religione è fortissima: la parola niwa (‘giardino’) in origine era usata per indicare un luogo purificato dove adorare gli dei (kami) scintoisti indigeni. I padiglioni per il tè hanno sempre nomi poetici: Kasen-no-ma ‘stanza per i poeti maestri’, Shoken-den ‘sala dove si invitano i saggi’, Tekisei-ro ‘padiglione per raccogliere le stelle’… I giardini e tutta la cultura giapponese ruotano intorno al principio del ‘cambiamento’; il giardino cambia di continuo adeguandosi alla stagione, e la bellezza effimera delle foglie autunnali si avvicenda con quella delle magnifiche (ma altrettanto effimere) fioriture primaverili. Grazie a una sapiente disposizione strategica delle specie, il giardino ha qualcosa da offrire in ogni parte dell’anno. In nessuna altra parte della terra il ciclo delle stagioni è vissuto con tale trasporto. La mostra è di Marcella Croce e Andrea Matranga
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi
-
LIBRI, FILM E INCONTRI
"Memorie, storie e usanze di una Sicilia che non c’è più": Gaetano Basile a Palermo