"Umani Paesaggi Urbani", il concetto di paesaggio attraverso l'arte di otto artisti
Il racconto del paesaggio è una stratificazione di racconti, storie di popoli e di ambiente, di ecosistemi che convivono. Esiste una stretta correlazione tra l'universo umano, lo spazio fisico e il modo in cui viene percepito. Si può reagire con stupore, con malinconia, con gioia al cospetto di un paesaggio. Eppure il paesaggio è sempre quello. Immobile.
In questa mostra, Marco Bettio, Vera Carollo, Claudio Cavallaro, Salvatore Difranco, Demetrio Di Grado, Maurizio Pometti, Francesco Rinzivillo e Samantha Torrisi si relazionano con il proprio concetto di paesaggio attraverso media espressivi differenti che vanno dalla pittura alla scultura, dalle installazioni al collage.
Nel loro racconto per immagini il paesaggio non è inteso solamente dal punto di vista ambientale, ma come un insieme intriso di emozioni, di relazioni con ciò che ci circonda. Un altro da noi denso delle contraddizioni dei malesseri e delle incongruenze proprie del nostro tempo capace di rompere le barriere dell'incomunicabilità per disegnare più ampi schemi intellegibili.
La scelta coraggiosa di esprimersi affrancandosi da schemi precostituiti; lo scavare a fondo nella propria anima per dar vita all'espressione più sincera e intima della propria idea di luogo fisico e dell'anima, costruiscono in questa mostra un percorso narrativo che esula dall'esercizio descrittivo per inoltrarsi nelle accidentate strade di un paesaggio interiore che raccoglie, elabora e conserva sollecitazioni, ricordi ed emozioni legati indissolubilmente all'ambiente esterno. Anch'esso fragile e mutevole.
In questa mostra, Marco Bettio, Vera Carollo, Claudio Cavallaro, Salvatore Difranco, Demetrio Di Grado, Maurizio Pometti, Francesco Rinzivillo e Samantha Torrisi si relazionano con il proprio concetto di paesaggio attraverso media espressivi differenti che vanno dalla pittura alla scultura, dalle installazioni al collage.
Nel loro racconto per immagini il paesaggio non è inteso solamente dal punto di vista ambientale, ma come un insieme intriso di emozioni, di relazioni con ciò che ci circonda. Un altro da noi denso delle contraddizioni dei malesseri e delle incongruenze proprie del nostro tempo capace di rompere le barriere dell'incomunicabilità per disegnare più ampi schemi intellegibili.
La scelta coraggiosa di esprimersi affrancandosi da schemi precostituiti; lo scavare a fondo nella propria anima per dar vita all'espressione più sincera e intima della propria idea di luogo fisico e dell'anima, costruiscono in questa mostra un percorso narrativo che esula dall'esercizio descrittivo per inoltrarsi nelle accidentate strade di un paesaggio interiore che raccoglie, elabora e conserva sollecitazioni, ricordi ed emozioni legati indissolubilmente all'ambiente esterno. Anch'esso fragile e mutevole.
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