"Upside Down": collettiva multi disciplinare di Adriana Traina e Sabrina Cannata

La mente è davvero capace di carpire e comprendere l’esperienza della realtà che proviene dagli angoli più tenebrosi dell’incoscio? Il lato profondo, nascosto, autentic dell’aletheia heideggeriana, posta in contrapposizione con l’inautenticità ed esistentiva banalità del quotidiano.
Manifestazioni tangibili della riproduzione del sogno nella realtà frammentaria, apparente e inessenziale si ritrovano già nel XV secolo nelle opere visionarie del primitivo fiammingo, Hieronymus Bosch e in seguito nella produzione di Pieter Bruegel il Vecchio.
Semplici sogni o fantastiche chimere, allucinazioni mentali o inganno dei sensi, in cui il visitatore verrà condotto in un viaggio dove l’arte vestirà i panni di una meravigliosa entità demoniaca che s’impossesserà di lui e lo trascinerà nelle tenebrose profondità del Sottosopra.
Pittura, scultura, fotografia, fotomanipolazione, video installazione: tutto questo compone la mostra collettiva degli artisti Giovanni Amighetti, Giulia Casiglia, Filippo Cimino, Jenny Corio, Vincenzo Giuliano, Agata Sophie La Rosa, Elisa Massara, Azzurra Messina e Tullio Bahus.
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