Nei saloni dei marchesi che danzavano con la regina: apre alle visite Palazzo Trigona a Noto

Palazzo Trigona a Noto
La capitale del Barocco, il “giardino di pietra” di Cesare Brandi, l’unico modo per capire Noto è lasciarsi andare e vagare in questa elegante e nobile città: chiese, palazzi, teatri, archivi, musei. È visitabile tutto insieme con la prima edizione de "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre.
Era la dimora della potente famiglia Trigona, marchesi di Canicarao e di Dainamare. Venne progettato inizialmente da Rosario Gagliardi, ma completato da Vincenzo Sinatra e dai fratelli Paolo e Bernardo Labisi.
Palazzo Trigona è l'unico con nove panciuti balconi sul prospetto con tre grandi aquile aragonesi, simbolo delle origini della nobile famiglia. Nei sontuosi saloni venivano organizzati balli (con inviti molto ambiti) in onore della Regina di Napoli. L’interno è diviso in due parti: metà del Comune di Noto e metà gelosamente custodita dall’ultima marchesa di Canicarao.
Nella parte del Comune è stata realizzata la “Sala Rosario Gagliardi” e vari spazi espositivi. Nelle grandi stanze decorate da stucchi policromi d’epoca, si scoprono affreschi del pittore Antonio Mazza su episodi tratti dalla Bibbia.
A Noto sono 14 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti, non è accessibile ai disabili.
Era la dimora della potente famiglia Trigona, marchesi di Canicarao e di Dainamare. Venne progettato inizialmente da Rosario Gagliardi, ma completato da Vincenzo Sinatra e dai fratelli Paolo e Bernardo Labisi.
Palazzo Trigona è l'unico con nove panciuti balconi sul prospetto con tre grandi aquile aragonesi, simbolo delle origini della nobile famiglia. Nei sontuosi saloni venivano organizzati balli (con inviti molto ambiti) in onore della Regina di Napoli. L’interno è diviso in due parti: metà del Comune di Noto e metà gelosamente custodita dall’ultima marchesa di Canicarao.
Nella parte del Comune è stata realizzata la “Sala Rosario Gagliardi” e vari spazi espositivi. Nelle grandi stanze decorate da stucchi policromi d’epoca, si scoprono affreschi del pittore Antonio Mazza su episodi tratti dalla Bibbia.
A Noto sono 14 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti, non è accessibile ai disabili.
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