Nella casa del grande compositore dove tutto parla di musica: visite al Museo Belliniano di Catania

Il museo Belliniano di Catania
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
Apre le porte per le visite il Museo Belliniano: qui visse Vincenzo Bellini, passato alla storia come il musicista dal viso d’angelo, simbolo della genialità di Catania, bandiera del melodramma italiano, amato in tutto il mondo.
Fu forse la sua morte precoce, a meno di 34 anni, e quel talento unito alla gentilezza dell’aspetto che fecero sì che, già nel 1919, il Real Circolo Bellini avviasse una sottoscrizione per trasformare la casa del musicista in monumento nazionale. Il 5 maggio 1930 fu inaugurato in pompa magna il Museo Belliniano, presente il re, Vittorio Emanuele III.
Cinque camere, piene di cimeli, che raccontano la storia del musicista e della sua famiglia: dipinti, libri, spartiti originali, strumenti musicali, scritti autografi. C’è perfino, secondo l’usanza dei tempi, la maschera mortuaria del compositore.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
Apre le porte per le visite il Museo Belliniano: qui visse Vincenzo Bellini, passato alla storia come il musicista dal viso d’angelo, simbolo della genialità di Catania, bandiera del melodramma italiano, amato in tutto il mondo.
Fu forse la sua morte precoce, a meno di 34 anni, e quel talento unito alla gentilezza dell’aspetto che fecero sì che, già nel 1919, il Real Circolo Bellini avviasse una sottoscrizione per trasformare la casa del musicista in monumento nazionale. Il 5 maggio 1930 fu inaugurato in pompa magna il Museo Belliniano, presente il re, Vittorio Emanuele III.
Cinque camere, piene di cimeli, che raccontano la storia del musicista e della sua famiglia: dipinti, libri, spartiti originali, strumenti musicali, scritti autografi. C’è perfino, secondo l’usanza dei tempi, la maschera mortuaria del compositore.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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