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"Outside" di Manuele Giuffrida: una pittura caratterizzata da un virtuosismo maniacale e ossessivo

  • Galleria Lo Magno - Modica (Rg)
  • Dal 28 aprile al 9 giugno 2018 (evento concluso)
  • Visitabile da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00
  • Gratuito
  • Gli orari possono variare, verificare sempre via telefono al numero 093.2763165
Balarm
La redazione

Opera visibile all'interno dell'esposizione

La Galleria Lo Magno, da sempre attenta alla valorizzazione del lavoro dei giovani artisti, ha deciso di intraprendere un viaggio che focalizza l'attenzione sul lavoro degli artisti emergenti che più rappresentano il panorama artistico siciliano. Un percorso che non vuole fermarsi solo in Sicilia ma che vuole promuovere l’arte contemporanea siciliana attraverso iniziative a livello nazionale e europeo.

Questo percorso prende inizio rendendo omaggio alla tecnica più tradizionale e suggestiva: la pittura. L'artista scelto è Emanuele Giuffrida, 35 anni di Gela che vive e lavora a Palermo. La sua perizia tecnica è indirizzata all’esplorazione di una realtà prosaica, fatta di luoghi spogli come sale da biliardo abbandonate; bagni pubblici; interni di pompe funebri; corsie d’ospedale o spazi d’attraversamento rischiarati dalla fredda luce delle lampade al neon.

La mostra "Outside" trascina lo spettatore in un viaggio dentro una pittura caratterizzata da un virtuosismo maniacale e ossessivo. I numerosi personaggi che prendono vita nell’unico grande dipinto che occupa l’intera galleria, sembrano vivere in uno spazio senza tempo dove la percezione del mondo oscilla tra crudele realismo e spietata immaginazione.

Una presenza fondata sull'assenza, sui contrasti di luce, tra aree chiare e scure in costante tensione tra reale e immaginario. Le figure rappresentano la condizione umana, come archetipi capaci di incarnare numerosi significati apparendo al tempo stesso tragici, umoristici, satirici e contraddittori.

I disegni preparatori realizzati su piccoli fogli, vedono il ripetersi in modo ossessivo dei soggetti presenti nel dipinto caricandosi di interpretazioni diverse e ancora più inquietanti. L’arte di Emanuele Giuffrida, si basa sull’ambiguità poetica e pittorica: né crudemente cattiva né necessariamente amorevole.

Ad accompagnare la mostra il catalogo disegnato dallo studio Madeintemp, testo critico Rischa Paterlini.
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