"Pieghe del tempo": sculture e installazioni di Claudio Palmieri a Giardini Naxos

Dettaglio di un'opera di Claudio Palmieri
Domenica 9 luglio, nell'Area archeologica del Parco di Naxos, apre al pubblico la mostra "Claudio Palmieri. Pieghe del tempo" con diciannove tra sculture e installazioni che ripercorrono trentasei anni di attività dell'artista romano, dal 1987 ad oggi.
La cura del progetto espositivo è di Ilaria Schiaffini. Inaugurazione sabato 8 luglio, ore 18.00, alla presenza dell'artista e della curatrice.
La mostra, allestita nell'area verde che introduce al Museo archeologico di Naxos, resta visitabile fino al 30 settembre, tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00.
Il titolo "Pieghe del tempo" evoca l'idea di una stratificazione temporale connessa con il gesto creativo, che si esprime nel contatto fisico della mano con la materia: è questo un aspetto caratteristico della poetica di Claudio Palmieri, da sempre orientato allo sperimentalismo e alla contaminazione di tecniche e generi diversi.
Che si tratti di pigmento pittorico, ceramica, plastica, metallo o altro, la materia si piega sotto una gestualità sapiente e istintiva e dà vita a concrezioni che ricordano residui geologici, ritrovamenti fossili, tracce biomorfiche.
La cura del progetto espositivo è di Ilaria Schiaffini. Inaugurazione sabato 8 luglio, ore 18.00, alla presenza dell'artista e della curatrice.
La mostra, allestita nell'area verde che introduce al Museo archeologico di Naxos, resta visitabile fino al 30 settembre, tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00.
Il titolo "Pieghe del tempo" evoca l'idea di una stratificazione temporale connessa con il gesto creativo, che si esprime nel contatto fisico della mano con la materia: è questo un aspetto caratteristico della poetica di Claudio Palmieri, da sempre orientato allo sperimentalismo e alla contaminazione di tecniche e generi diversi.
Che si tratti di pigmento pittorico, ceramica, plastica, metallo o altro, la materia si piega sotto una gestualità sapiente e istintiva e dà vita a concrezioni che ricordano residui geologici, ritrovamenti fossili, tracce biomorfiche.
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