Pietra, terra, fornaci e il mondo di una volta: visite al Museo Storico Naturalistico di Scicli
Il Museo Storico Naturalistico degli Iblei all'interno della Chiesa di San Vito di Scicli
Cattedrali barocche e piccole chiese nascoste, circoli e palazzi nobiliari, musei, giardini e persino un piccolo teatro: "Le Vie dei Tesori" debuttano a Ragusa, Modica e Scicli con tre weekend alla scoperta dei gioielli del Val di Noto in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
All’interno della chiesa cinquecentesca di San Vito di Scicli, miracolosamente scampata al sisma del 1693, un interessante percorso espositivo racconta il territorio attraverso le sue peculiarità geologiche e naturalistiche, illustrando anche l’impiego che le popolazioni hanno fatto delle risorse locali.
Attività, pratiche e consuetudini, legate all’uso della pietra, materiale da costruzione insostituibile, e al lavoro della terra e dei suoi prodotti,sono svelati dalla collezione di utensili agricoli e domestici.
Una raccolta fotografica documenta vegetazione, fauna, scavi archeologici e insediamenti rupestri, strutture produttive del mondo della costruzione, come le “carcare”, antiche fornaci, reperti di archeologia rurale del paesaggio ibleo.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
All’interno della chiesa cinquecentesca di San Vito di Scicli, miracolosamente scampata al sisma del 1693, un interessante percorso espositivo racconta il territorio attraverso le sue peculiarità geologiche e naturalistiche, illustrando anche l’impiego che le popolazioni hanno fatto delle risorse locali.
Attività, pratiche e consuetudini, legate all’uso della pietra, materiale da costruzione insostituibile, e al lavoro della terra e dei suoi prodotti,sono svelati dalla collezione di utensili agricoli e domestici.
Una raccolta fotografica documenta vegetazione, fauna, scavi archeologici e insediamenti rupestri, strutture produttive del mondo della costruzione, come le “carcare”, antiche fornaci, reperti di archeologia rurale del paesaggio ibleo.
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