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Prima personale di Sophie-Therese Trenka-Dalton in Italia: l'esposizione a Palermo

  • L'Ascensore - Palermo
  • Dal 23 maggio al 6 luglio 2025
  • Visitabile ogni giorno dalle 10.00 alle 18.00
  • Gratuito
  • Info all'e-mail lascensorepalermo@gmail.com
Balarm
La redazione
Venerdì 23 maggio dalle 18.30 alle 21.00, L'Ascensore di vicolo Niscemi a Palermo inaugura "Cave and Rocks of Sicily", prima mostra personale in Italia di Sophie-Therese Trenka-Dalton, a cura di Mario Margani.

L'esposizione rappresenta l'esito di una ricerca condotta da Trenka-Dalton nell'arco di oltre tre anni, sviluppata attraverso soggiorni periodici in Sicilia in qualità di artista in residenza presso il Garage Arts Platform di Enna, e che, nella forma espositiva presentata presso L'Ascensore, si articola in una serie di fotografie, sculture e campioni di rocce siciliane, esplorando le connessioni tra la stratificata storia culturale dell'isola e la complessità della sua ricca conformazione geologica.

"Caves and Rocks of Sicily" segna una svolta nella ricerca artistica di Trenka-Dalton, che per la prima volta approfondisce, con questo progetto, il rapporto tra essere umano, sfera culturale e ambiente naturale, attraverso lavori realizzati in pietra nati da un dialogo costante con il mondo empirico della geologia e della speleologia.

Le diverse serie di opere in mostra costruiscono, nel loro insieme, un discorso sulla dicotomia tra erosione ed estrazione: si muovono dunque tra i fenomeni naturali di disgregazione delle masse rocciose e l'asportazione di pietre e minerali, tanto per fini industriali legati alla materia prima quanto per scopi turistici o collezionistici.

Cosa raccontano oggi i sedimenti di grotte arcaiche abitate migliaia di anni fa? Cosa diventa percepibile nella tensione tra i lunghi tempi dei processi geologici e la caducità della civiltà umana? Come è possibile, attraverso il linguaggio dell'arte, trasmettere la carica mitica di un paesaggio?

In particolare, le fotografie in grotta di Trenka-Dalton, scattate durante le visite a diverse cavità disseminate sull'isola, generano un immaginario distante e radicalmente altro rispetto alla documentazione scientifica: il fulcro delle sue serie fotografiche risiede nel tentativo di tradurre artisticamente lo sconvolgimento percettivo dello spazio e del tempo, fenomeno che si sperimenta all'interno delle grotte, là dove l'essere umano, per un tempo prolungato, è sottoposto alla privazione della luce diurna.

La mostra è visitabile fino al 6 luglio.
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