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"Rapsodie": alla Galleria Raffaello opere uniche tra pittura e scultura di artisti contemporanei

  • Centro d'arte Raffaello (Notarbartolo) - Palermo
  • Dal 27 febbraio al 3 aprile 2021 (evento concluso)
  • Visitabile da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30. Domenica, lunedì mattina e festivi chiusi
  • Gratuito
  • La mostra, visitabile su prenotazione, rispetta tutte le normative di sicurezza sanitarie vigenti che vietano ogni sorta di assembramento. Per informazioni telefonare al numero 091 7574592
Balarm
La redazione

"Lampedusa", tecnica mista su tela (2019), opera di Marco Favata

Il Centro d'arte Raffaello, diretto da Sabrina Di Gesaro, organizza una collettiva a cura di Margherita Musso dal titolo "Rapsodie, composizione di luce e colore" che riunisce opere uniche tra pittura e scultura di artisti contemporanei che, come in una composizione musicale dal ritmo vario, esibiranno i loro virtuosismi, acrobazie di tinta e contrasti di luce. 

«Ripensando agli incredibili virtuosismi di dita e di mani – commenta la curatrice Margherita Musso – che si incrociano, si sfiorano e si inseguono, è nata l’idea di questa esposizione che riunisce artisti di varia formazione che, insieme, sono parte di queste rapsodie ora pittoriche, ora fotografiche, ora scultoree, accomunate tutte da un insieme di spunti melodici che alternano pacate melodie a slanci vitali e cambi di ritmo improvvisati e improvvisi.

Osservando con attenzione le loro creazioni ho immaginato questa mostra collettiva come tante rapsodie cromatiche dove ogni singolo artista è ῥαψῳδός (rhapsōidós)- e qui i personaggi mitici evocati da Alberto Criscione hanno molto da insegnare - poiché cuce e sovrappone tra loro note che sono strati di colore come per Pierdonato Taccogna o Roberto Fontana, o virtuosamente le doma asservendola al suo volere, come Giorgio Puleo o Matteo Must; ma ogni artista è rapsodia perché a contraddistinguere ogni opera è la multicroma fantasia, a tratti tenue, a tratti slancio vitale carico di energia che costringe il corpo umano alle pose che sfidano la gravità delle argille di Alessandro Costagliola o alle intense espressioni facciali di Dalila Belato.
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Ogni artista è un rapsodo pianista che, con le sue mani tornite da scultore o con le dita affusolate come pennelli, gioca instancabilmente coi tasti bianchi e i tasti neri perché la creatività è impeto, è movimento come quello spesso evocato dalle figure di Luq o dai contrasti di luce e ombra di Marco Bennici.

E ogni stile e ogni tecnica si conferma rapsodia perché ogni creazione è varia come varie sono le emozioni della vita, quelle che sente l’esigenza, come fosse una chiamata, di estrinsecare sulla tela o sull’argilla: mi riferisco, in particolare, alle tele emozionali di Claudio Cangialosi e, ancora una volta, a quello che, in altre sedi, ho rinominato l’uomo delle stelle - Piedonato Taccogna - che dipinge per una smania creativa che è una vera e propria necessità vitale».

L'esposizione avrà inizio sabato 27 febbraio alle ore 18.00 negli spazi di via Notarbartolo 9/e a Palermo. La mostra, sarà fruibile in galleria sino al 3 aprile da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30. Domenica, lunedì mattina e festivi chiusi. 
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