"Rapsodie": alla Galleria Raffaello opere uniche tra pittura e scultura di artisti contemporanei
"Lampedusa", tecnica mista su tela (2019), opera di Marco Favata
Il Centro d'arte Raffaello, diretto da Sabrina Di Gesaro, organizza una collettiva a cura di Margherita Musso dal titolo "Rapsodie, composizione di luce e colore" che riunisce opere uniche tra pittura e scultura di artisti contemporanei che, come in una composizione musicale dal ritmo vario, esibiranno i loro virtuosismi, acrobazie di tinta e contrasti di luce.
«Ripensando agli incredibili virtuosismi di dita e di mani – commenta la curatrice Margherita Musso – che si incrociano, si sfiorano e si inseguono, è nata l’idea di questa esposizione che riunisce artisti di varia formazione che, insieme, sono parte di queste rapsodie ora pittoriche, ora fotografiche, ora scultoree, accomunate tutte da un insieme di spunti melodici che alternano pacate melodie a slanci vitali e cambi di ritmo improvvisati e improvvisi.
Osservando con attenzione le loro creazioni ho immaginato questa mostra collettiva come tante rapsodie cromatiche dove ogni singolo artista è ῥαψῳδός (rhapsōidós)- e qui i personaggi mitici evocati da Alberto Criscione hanno molto da insegnare - poiché cuce e sovrappone tra loro note che sono strati di colore come per Pierdonato Taccogna o Roberto Fontana, o virtuosamente le doma asservendola al suo volere, come Giorgio Puleo o Matteo Must; ma ogni artista è rapsodia perché a contraddistinguere ogni opera è la multicroma fantasia, a tratti tenue, a tratti slancio vitale carico di energia che costringe il corpo umano alle pose che sfidano la gravità delle argille di Alessandro Costagliola o alle intense espressioni facciali di Dalila Belato.
E ogni stile e ogni tecnica si conferma rapsodia perché ogni creazione è varia come varie sono le emozioni della vita, quelle che sente l’esigenza, come fosse una chiamata, di estrinsecare sulla tela o sull’argilla: mi riferisco, in particolare, alle tele emozionali di Claudio Cangialosi e, ancora una volta, a quello che, in altre sedi, ho rinominato l’uomo delle stelle - Piedonato Taccogna - che dipinge per una smania creativa che è una vera e propria necessità vitale».
L'esposizione avrà inizio sabato 27 febbraio alle ore 18.00 negli spazi di via Notarbartolo 9/e a Palermo. La mostra, sarà fruibile in galleria sino al 3 aprile da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30. Domenica, lunedì mattina e festivi chiusi.
«Ripensando agli incredibili virtuosismi di dita e di mani – commenta la curatrice Margherita Musso – che si incrociano, si sfiorano e si inseguono, è nata l’idea di questa esposizione che riunisce artisti di varia formazione che, insieme, sono parte di queste rapsodie ora pittoriche, ora fotografiche, ora scultoree, accomunate tutte da un insieme di spunti melodici che alternano pacate melodie a slanci vitali e cambi di ritmo improvvisati e improvvisi.
Osservando con attenzione le loro creazioni ho immaginato questa mostra collettiva come tante rapsodie cromatiche dove ogni singolo artista è ῥαψῳδός (rhapsōidós)- e qui i personaggi mitici evocati da Alberto Criscione hanno molto da insegnare - poiché cuce e sovrappone tra loro note che sono strati di colore come per Pierdonato Taccogna o Roberto Fontana, o virtuosamente le doma asservendola al suo volere, come Giorgio Puleo o Matteo Must; ma ogni artista è rapsodia perché a contraddistinguere ogni opera è la multicroma fantasia, a tratti tenue, a tratti slancio vitale carico di energia che costringe il corpo umano alle pose che sfidano la gravità delle argille di Alessandro Costagliola o alle intense espressioni facciali di Dalila Belato.
Adv
Ogni artista è un rapsodo pianista che, con le sue mani tornite da scultore o con le dita affusolate come pennelli, gioca instancabilmente coi tasti bianchi e i tasti neri perché la creatività è impeto, è movimento come quello spesso evocato dalle figure di Luq o dai contrasti di luce e ombra di Marco Bennici.E ogni stile e ogni tecnica si conferma rapsodia perché ogni creazione è varia come varie sono le emozioni della vita, quelle che sente l’esigenza, come fosse una chiamata, di estrinsecare sulla tela o sull’argilla: mi riferisco, in particolare, alle tele emozionali di Claudio Cangialosi e, ancora una volta, a quello che, in altre sedi, ho rinominato l’uomo delle stelle - Piedonato Taccogna - che dipinge per una smania creativa che è una vera e propria necessità vitale».
L'esposizione avrà inizio sabato 27 febbraio alle ore 18.00 negli spazi di via Notarbartolo 9/e a Palermo. La mostra, sarà fruibile in galleria sino al 3 aprile da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30. Domenica, lunedì mattina e festivi chiusi.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
...e condividi questo articolo sui tuoi social:
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Dal 7 luglio 2023 al 19 maggio 2024L'antico Tempio di Segesta riapre dopo 20 anni: le visite con la nuova mostra "Elyma"
-
MOSTRE
Dal 1 dicembre 2023 al 30 settembre 2024Alla scoperta della "Palermo Felicissima": la mostra interattiva riapre Palazzo Bonocore
-
MOSTRE
Dal 13 dicembre 2023 al 30 settembre 2024"Thesaurus" a Palazzo Reale: la mostra sui tesori (segreti) della Cappella Palatina